Saranno solo 70-80 mila circa gli acquirenti di nuove auto a combustione meno inquinanti (nella fascia 61-135 g/km di CO2) che beneficeranno della loro quota parte dei 150 milioni di Euro previsti dagli incentivi statali. All’esaurimento dei fondi stanziati, la prenotazione non soddisfatta non rimane valida in caso di stanziamento di nuovi fondi.
Ci saranno, invece, molti più fondi (465 milioni di Euro) per le auto full electric e ibride plug-in, anche perché gli incentivi stanziati nel 2022 sono rimasti in gran parte inutilizzati per mancanza di acquirenti.
Le regole per ottenere il bonus
- L’importo dell’incentivo va da 2.000 Euro per un’auto a combustione con rottamazione, a 5.000 Euro per una elettrica, sempre con rottamazione della vecchia auto, propria o di un familiare convivente.
- Nella prima fascia (auto a combustione con emissioni ridotte), per poter richiedere l’incentivo occorre rottamare la vecchia auto (fino a Euro 4).
- Non sussiste questo obbligo per le auto elettriche.
- Occorre fare molta attenzione alle tempistiche di consegna, perché il diritto all’incentivo decade se l’auto nuova non viene immatricolata entro 180 giorni dalla firma del contratto.
- Ci sono limiti al costo massimo dell’auto nuova, di 35.000 + IVA per le endotermiche e 45.000 + IVA per le elettriche.
- L’auto acquistata deve rimanere di proprietà del beneficiario del bonus per almeno un anno. È possibile anche accedere a un leasing per l’acquisto.
- Il bonus non viene erogato direttamente al cliente – che riceve uno sconto equivalente sul prezzo di acquisto – ma al rivenditore sotto forma di credito d’imposta.
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riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com
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