Un naturale raffreddamento dell’Oceano Pacifico ha rallentato il riscaldamento globale del Pianeta nell’ultimo decennio, ma è improbabile che questa inversione di tendenza sia duratura.
Secondo Michael Mann, professore di meteorologia alla Pennsylvania State University “Sembrerebbe che l’Oceano Pacifico sia il principale fattore nel mascherare il processo di riscaldamento globale. L’Atlantico, al momento, gioca un ruolo minore”.
Il rallentamento nel trend di crescita delle temperature aveva, infatti, disorientato gli scienziati, perché dopo gli aumenti significativi registrati negli anni ’80 e ’90, i gas serra prodotti da fabbriche, impianti termoelettrici e automobili hanno toccato livelli record. La comprensione del meccanismo di questo rallentamento è vitale per i futuri progetti contro il riscaldamento globale, per contrastare le ondate di calore, le alluvioni e l’innalzamento degli oceani.
Sebbene il ritmo di crescita sia rallentato, secondo la U.N. World Meteorological Organization lo scorso anno è stato comunque il più caldo da quando vengono registrati i dati nel XIX secolo.
(Fonte: Reuters)
di Luca Serafini
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