Se mettete una sottile sezione di midollo di sambuco o di sughero su un vetrino e la osservate al microscopio, vedrete una successione di strutture cave che si susseguono per tutta l’estensione del tessuto vegetale. Sono cellule morte, delle quali l’unica parte rimasta è la parete: ciò rende ben visibile la divisione in singole unità. Il primo a compiere questa osservazione fu Robert Hooke, uno dei più importanti e influenti scienziati della sua epoca. Pensando alle unità abitative dei monasteri dell’epoca, Hooke definì questi singoli elementi “cellule” nel 1665, e il termine rimase da allora in uso. Soltanto un secolo e mezzo più tardi, però, si iniziò ad ipotizzare che queste fossero l’unità di base degli organismi viventi.
Robert Hooke non era arrivato a questa scoperta per caso: aveva apportato perfezionamenti al microscopio, inventato da pochi decenni. Il suo genio creativo lo portò a realizzare altre invenzioni fondamentali per la ricerca scientifica, come il telescopio a riflessione (più o meno in contemporanea con Newton), il dinamometro, l’igrometro, l’anemometro e il barometro a ruota; apportò inoltre notevoli miglioramenti all’orologio.
Fu un grande fisico: la legge sulla forza elastica porta il suo nome e fu tra i primi a sostenere la teoria ondulatoria della luce, in aperto contrasto con Newton; studiò le leggi sul moto dei pianeti e, anche in questo caso, ebbe una forte polemica col padre della gravitazione universale. Fu anche un brillante paleontologo, chimico e anatomista. Hooke si dimostrò persino un valido architetto: dopo l’incendio di Londra del 1666 partecipò attivamente alla ricostruzione di importanti edifici, tra cui la cupola della Cattedrale di St. Paul.
Pur essendo uno dei più influenti scienziati della sua generazione, la lunga rivalità con Newton portò Hooke all’oblio, dato l’enorme potere giunto negli anni nelle mani del suo rivale. Gran parte dei suoi successi così vennero occultati o attribuiti ad altri, e persino il suo ritratto fu rimosso dalla Royal Society, di cui Newton era diventato presidente. Anche per questo motivo oggi non conosciamo con certezza quali fossero i reali lineamenti di Robert Hooke.
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