Dal primo gennaio i sacchetti per la frutta e la verdura sfusa acquistati nella grande distribuzione devono essere realizzati in materiale bio e il loro costo è a carico del consumatore.
Qual è la reale incidenza di questa voce nello scontrino della spesa delle famiglie italiane? L’Osservatorio di Assobioplastiche ha svolto un’indagine per capire quanto spenderemo in un anno e dove i sacchetti costano meno.
Quanto costano all’anno
Secondo i dati dell’Osservatorio il consumo dei sacchettii per l’ortofrutta e quelli da secondo imballo per carne, pesce, gastronomia e panetteria si aggira annualmente tra i 9 e i 10 miliardi di unità e ogni cittadino utilizza 150 sacchetti all’anno.
Secondo i dati dell’analisi GFK-Eurisko, le famiglie italiane effettuano in media 139 spese/anno nella grande distribuzione e, immaginando che ogni spesa comporti l’utilizzo di tre sacchetti, il consumo annuo per famiglia dovrebbe attestarsi su 417 sacchetti per un costo totale che va da 4,17 euro a 12,51 Euro, questo tenendo in considerazione del prezzo minimo e massimo rilevato.
«Queste prime indicazioni di prezzo ci confortano molto – ha speigato Marco Versari, presidente di Assobioplastiche –, dal momento che testimoniano l’assenza di speculazioni o manovre ai danni del consumatore. Inoltre, i sacchetti sono utilizzabili per la raccolta della frazione organica dei rifiuti e quindi almeno la metà del costo sostenuto può essere detratto dalla spesa complessiva».
Dove costano meno
Ecco i prezzi dei sacchetti compostabili nelle principali catene di supermercati italiane:
Rilevazione diretta a cura dell’Osservatorio:
Auchan: €0,02
Conad: €0,02
Coop Lombardia: €0,02
Coop Toscana: €0,01
Esselunga: €0,01
Eurospar: €0,02
Gruppo Gros: 0,02
Iper: €0,02
Lidl: €0.03
Unes: €0,01
Rilevazione via web/altre fonti:
Coop Italia: € 0,02
Pam: €0,03
Simply: €0,03
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