Il fascino del Mar Morto, il “mare” più salato del mondo, non smette di stupire l’immaginario collettivo. Ma da oggi dovrà fare i conti con un retroscena naturale che mette a serio rischio la sua esistenza: realtà geologiche derivanti dal rapido e progressivo ritiro delle acque, dovuto all’attività sconsiderata dell’uomo e alla mancanza di sbocchi fluviali.
Si parla tecnicamente di sinkhole, per definire cavità del tutto simili alle foibe carsiche, tipico prodotto del carsismo, dove le acque “corrodono” le rocce provocando lo sviluppo di depressioni.
Gli scienziati hanno già scoperto centinaia e centinaia di sinkhole e pare che ogni giorno se ne formino di nuovi. E’ la prova che di qui a pochi decenni del Mar Morto potrebbe non rimanere più alcuna traccia.
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