Chi fotografa animali sa quanto sia importante avere la luce favorevole e per luce favorevole s’intende che questa sia alle nostre spalle. Nel sistemare il capanno, la prima cosa a cui si pensa è di collocarlo in modo tale da trovare i nostri soggetti illuminati frontalmente. Naturalmente non mancano le eccezioni e in parecchi casi il controluce migliora addirittura l’immagine, rendendola a volte spettacolare. Le alte luci, infatti, evidenziano i contorni e donano trasparenza alle ali regalando a un’immagine quella particolarità da renderla “diversa” dalle altre. In teoria, il controluce può dare buoni effetti fotografici con la maggior parte delle specie animali, anche se ce ne sono alcune sicuramente più fotogeniche di altre.
Tra gli uccelli, a mio avviso, quelli con il piumaggio chiaro (garzette, aironi bianchi, gabbiani) sono più adatti a questo genere di ripresa, anche se soggetti scuri come le folaghe ad esempio, possono contribuire a ottenere comunque splendide composizioni, soprattutto quando alzano spruzzi d’acqua. Le condizioni ideali di ripresa sono quando la luce è radente e non posta sullo stesso asse del fotografo e del soggetto; in pratica le ore migliori sono quelle del primo mattino e del tardo pomeriggio. L’esposizione, invece, non è delle più semplici e per ottenere il risultato migliore spesso è necessario impostare la fotocamera in manuale, stando attenti a non bruciare troppo le parti bianche degli uccelli. Con l’airone bianco maggiore ho sottoesposto volutamente di 1 diaframma, mentre nella garzetta il grado di sottoesposizione è stato di 0,7.
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