Il Piemonte si fa capofila nella ricerca scientifica senza animali: è stata, infatti, approvata la proposta di legge, presentata dal gruppo consiliare M5S, per la promozione e diffusione dei modelli sostitutivi alla sperimentazione animale sul territorio regionale.
Cosa prevede la legge
La legge regionale rappresenta un grande passo in avanti: il testo, infatti, prevede la sottoscrizione da parte della Regione Piemonte di appositi protocolli d’intesa con università, istituti scientifici ed enti di ricerca pubblici e privati piemontesi che permetteranno di sostenere la formazione degli studenti universitari tramite borse di studio all’estero.
Importante anche il passaggio che fa riferimento alla costituzione del Comitato etico regionale per la promozione di metodologie sostitutive in cui saranno presenti, oltre a rappresentanti provenienti dalle principali Facoltà scientifiche, tre membri di Associazioni riconosciute e già attive nella promozione di metodologie di ricerca senza sperimentazione sugli animali.
«Auspichiamo che gli enti pubblici comincino a credere in tipi di ricerca più moderni che non contemplano l’uso di animali e hanno validi fondamenti etici e scientifici», ha commentato la consigliera M5S Francesca Fedriani, prima firmataria del testo.
Ora tocca alle altre Regioni
La nuova legge è stata accolta con favore anche dalla Lega Anti Vivisezione che da tempo combatte per una sperimentazione più etica. «Ci auguriamo che questo provvedimento sia da esempio per tutte le altre Regioni e possa offrire concretamente la possibilità di sviluppo e formazione in merito ai modelli sostitutivi, in attuazione di principi presenti anche nel Decreto nazionale che regolamenta la sperimentazione ma che purtroppo rimangono silenti e poco diffusi tanto per ostacoli culturali quanto per la mancanza di fondi», ha aggiunto Michela Kuan, responsabile LAV Area Sperimentazione senza Animali.
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