Batteri risalenti al 218 avanti Cristo, rinvenuti in tracce di sterco a quota tremila metri, al confine tra Italia e Francia, potrebbero svelare l’esatto percorso compiuto dall’esercito di Annibale, costituito da 30 mila soldati, 10 mila cavalli e 37 elefanti, durante la traversata delle Alpi.
A darne notizia è un team di ricercatori della Queen University di Belfast, impegnati in questi giorni in un’indagine sul campo a Colle delle Traversette, a poca distanza dal Monviso.
«Quello che abbiamo trovato dimostra il passaggio di un numero significativo di animali e persone – ha spiegato il dottor Chris Allen dell’ateneo britannico -. Oltre il 70% dei batteri presenti nello sterco dei cavalli appartiene al gruppo Clostridia: questi sono molto stabili nel terreno e in grado di sopravvivere inalterati per secoli. Le tracce rinvenute sarebbero databili al periodo delle Guerre Puniche e quindi alla traversata delle Alpi”.
Lo stesso luogo era già stato indicato cinquant’anni fa da un altro team di ricercatori, ma le poche prove scientifiche rinvenute non avevano dato credito alla scoperta.
Antiche macchine da guerra
Le fonti storiche narrano che dei 37 elefanti partiti da Cartagena, nel sud della Spagna, alla conquista dell’Italia, solo uno – di nome Surus – sopravvisse al freddo delle Alpi.
Le truppe di Annibale impiegarono due settimane per valicare il confine italo-francese.
I pachidermi, utilizzati dall’esercito cartaginese come vere e proprie macchine da guerra per via della loro mole imponente e della pelle spessa, inscalfibile dalle frecce, morirono nei pressi della Pianura padana, stremati dal freddo e dalle infezioni.
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