In Francia le esibizioni di animali selvatici nei circhi saranno gradualmente vietate. Lo ha annunciato il ministro francese per la Transizione ecologica, Barbara Pompili.
Nel Paese transalpino verranno gradualmente superati anche la riproduzione e l’introduzione di nuove orche e delfini nei tre grandi acquari francesi e l’allevamento di visoni d’America per l’industria delle pellicce.
«Un passo avanti verso una visione etica della convivenza uomo-animale. Sebbene si tratti di un’evoluzione graduale della legislazione dei circhi, dei delfinari e degli allevamenti dei animali da pelliccia, il ministro Pompili ha ben compreso che cattività e benessere animale sono termini antitetici» commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto.
«Chiediamo al Governo italiano di prendere esempio e introdurre norme restrittive anche nel nostro Paese. La sensibilità nei confronti degli animali cresce sempre di più e le aspettative sono molte. La stragrande maggioranza degli italiani non vuole più circhi con gli animali e l’industria della pelliccia è in crisi. L’opinione pubblica sa che nei circhi, nei delfinari e negli allevamenti la fauna vive spesso in pessime condizioni igieniche e che lo stress che subisce è altissimo, costretta a un’angusta cattività e, nel caso di circhi e delfinari, a soggiacere anche a severi addestramenti. È ora di cambiare, e subito, anche in Italia».
Uno spettacolo da ripensare
Sono 250 anni che animali selvatici ed esotici vengono usati come entertainment nell’industria dello spettacolo circense. “Tradizione, forma d’arte, spazio dato alla natura, massima sintesi del rapporto uomo-animale” si difendono i circensi.
Ma la realtà sta cambiando: nel quinquennio dal 2010 al 2015, il calo di interesse è evidente sia per quanto riguarda il numero di spettacoli (-11%), sia per l’afflusso di pubblico (-5%).
L’Italia è infatti uno dei pochissimi Paesi in Europa a non avere una legislazione che limiti o vieti l’utilizzo degli animali nei circhi. Anzi, la loro presenza è prevista da una normativa risalente al 1968, che permette l’uso di tutti gli animali nei circhi. Solo il 28 febbraio 2019 il Consiglio dei Ministri ha deliberato un disegno di legge delega in materia.
L’OIPA Italia ha rivolto una petizione rivolta al Governo contro l’utilizzo degli animali nei circhi. Il FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), che stanzia 3.300.000 euro a sostegno dei circhi, dovrebbero essere indirizzati solo verso quelle realtà che promuovono la formazione professionale delle arti circensi umane, che possono raggiungere livelli di eccellenza, come il Cirque du Soleil, e rappresentano una nobile e ammirevole forma di intrattenimento basata solo sulla bravura degli artisti.
SEMPRE INFORMATI!
Per rimanere aggiornato su tutte le news sulla Natura, selezionate dalla nostra redazione, iscriviti alla newsletter di rivistanatura.com
Basta inserire l’indirizzo e-mail nell’apposito modulo qui sotto, accettare la Privacy Policy e cliccare sul bottone “Iscriviti”. Riceverai così sulla tua mail, due volte alla settimana, le migliori notizie di Natura! È gratis e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento, senza impegno
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com