Pesano tra meno di cento grammi e più di cento chili. Vivono praticamente ovunque: dalle aree più selvagge del nostro Paese fino alle isole ecologiche delle grandi città. In comune, oltre alla dentatura specializzata per predare e cibarsi di carne, hanno il rapporto difficile con la nostra specie.
Fino a pochi decenni fa, infatti, per noi erano solo “nocivi” e, visto che creavano problemi e conflitti alla nostra conquista di nuovi spazi, li abbiamo perseguitati con ogni mezzo.
Sono i Carnivora, comunemente chiamati carnivori: l’orso e il lupo, ma anche la lince, lo sciacallo, la lontra, la martora, la volpe, il tasso e il piccolo ermellino. Nove specie che abitano le Alpi, a cui lo zoologo e divulgatore Filippo Zibordi dedica altrettanti capitoli di L’uomo e l’orso possono convivere? Cosa ci insegnano il lupo, la volpe e gli altri predatori in un mondo che cambia, in uscita in queste settimane per Edizioni Dedalo.
Il libro, con prefazione di Emanuele Biggi, è il frutto di quasi 25 anni di vita professionale passati tra catture di animali e inseguimenti sulla neve, ululati e ingressi nelle anguste tane degli orsi, con l’entusiasmo come filo conduttore.
Il naturalista milanese “naturalizzato” trentino, formatosi nei primi anni Duemila nel contesto del progetto di reintroduzione Life Ursus, prende spunto da racconti autobiografici per condurci con sé sul campo e farci riflettere sul riscaldamento climatico, sulle invasioni biologiche e sull’inquinamento, ma soprattutto sul tipo di rapporto che possiamo avere con gli animali selvatici che vivono intorno a noi.
Grazie a una molteplicità di fattori, legati all’abbandono delle terre alte ma anche a una nuova consapevolezza nei confronti della biodiversità, oggi i carnivori godono di uno status di conservazione migliore rispetto al passato e sembrano fissarci dai margini della foresta per ricordarci che siamo a un bivio: saremo capaci di trovare la via per la coesistenza?
“L’uomo e l’orso possono convivere? Cosa ci insegnano il lupo, la volpe e gli altri predatori in un mondo che cambia”
di Filippo Zibordi.
Prefazione di Emanuele Biggi
Formato 14×21 cm, 192 pagine, 16 Euro
Edizioni Dedalo
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