Che la città di Los Angeles sia soggetta a fenomeni sismici, è cosa nota. La città degli angeli sorge, infatti, a cavallo tra due placche tettoniche che, quando in movimento, generano il sisma. Ma cosa accade, invece, quando forti terremoti si verificano in città che sorgono non in prossimità delle placche? Il caso portato ad esempio dalla comunità scientifica è quello del terremoti avvenuti nel 1811 e nel 1812 nello stato del Missouri. Un sisma di magnitudo 7, che fece oscillare le acque del fiume Mississipi per ore.
Fino ad oggi, la causa di questi misteriosi terremoti era rimasta sconosciuta, Ora, però, uno studio condotto dalla University of South California ha fatto chiarezza sul fenomeno che vi sta alla base.
Se i terremoti che si verificano nei pressi delle placche tettoniche sono causati dal movimento della crosta terrestre, i terremoti registrati lontano da queste linee di pericolo sono da attribuirsi al movimento al di sotto delle placche.
Lo studio, che è apparso sulle colonne della rivista Nature, ha mostrato il collegamento tra il movimento di materiale roccioso allo stato semi liquido presente nel sottosuolo e i fenomeni sismici registrati in superficie.
“Sotto la crosta terreste si trova uno strato di materiale roccioso allo stato semi liquido in continuo movimento – si legge nello studio -. Questo processo, combinato al movimento delle placche, è alla base dei terremoti in queste aree”.
“Lo studio ha aiutato a fare chiarezza ma non è ancora detta l’ultima parola riguardo a questi fenomeni sismici – ha spiegato Thorsten W. Becker, uno degli autori della ricerca -. Tuttavia il nostro studio potrebbe fornire dati aggiuntivi ai sismologi nel rilevare il collegamento diretto tra la sismicità di alcune zone e i movimenti convettivi del mantello terrestre”.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com