Potrebbe sembrare assurdo, ma occorre cambiare direzione e non parlare più di emergenza ambientale o climatica come se fosse una cosa a sé. Perché se allargassimo i nostri orizzonti ci accorgeremmo che, recuperando l’idea di vivere in simbiosi su questa bella Terra, l’emergenza per l’ambiente è un’emergenza dell’uomo, si tratta della medesima situazione a repentaglio. Tutto quello che sta accadendo di male – deforestazioni, inquinamento nelle sue varie e molteplici forme (anche quello spaziale), guerre, genocidi – tutto è collegato e se mi impegno a cercare una soluzione per una guerra, devo anche avere a cuore la situazione climatica e ciò che da essa deriva.
Per questo il maestro zen Thich Nhat Hanh insiste su questo concetto:
Deve avvenire una rivoluzione ed essa comincia dentro ognuno di noi. […] Non c’è alcuna differenza tra la nostra preoccupazione per il pianeta e la nostra preoccupazione per noi stessi. Non c’è alcuna differenza tra risanare il pianeta e risanare noi stessi.
Naturalmente l’invito del monaco vietnamita non è per coloro che egoisticamente antepongono i propri interessi a quelli degli altri o alla Natura: qui si tratta di compartecipazione, di simbiosi, perciò se succedesse qualcosa alla Terra, accadrebbe anche a me, perché sono visceralmente connesso ad essa. Questo è il contesto di Nhat Hanh. Se le balene stanno sparendo lentamente, anche io rimarrò gravemente ferito da questo fatto; se un incendio devasta chilometri e chilometri di foresta, anche a me rimarranno le cicatrici; se il luogo in cui vivo è inquinato e danneggiato, anche io mi sento sporco e bisognoso.
È una bella scommessa, ma vale la pena puntare tutto ciò che abbiamo, perché siamo alla resa dei conti ormai, è il giro di boa definitivo: si deve cambiare! Se cambiamo in questo senso, allora la speranza si alimenta. Se risaniamo noi stessi, se recuperiamo la nostra umanità, allora risaniamo il nostro amato pianeta, poiché siamo tutti collegati. Anche coloro che persistono con una vita dissoluta, votata al male, che divide, ebbene, anche costoro sono collegati alla Madre Terra e non si accorgono che facendo del male ad essa, continuano a compiere del male a loro stessi. Si tratta in fondo della solita questione millenaria: aprire gli occhi e vivere davvero.
E noi? Come viviamo ogni giorno il nostro rapporto con la Terra? Siamo disposti a cambiare comprendendo che qualunque cosa accada al nostro pianeta accade anche a noi?
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