Nome
Tordo bottaccio (Turdus philomelos)
Descrizione
Tordo di medie dimensioni, decisamente più piccolo e con la coda in proporzione più corta della tordela. Le parti superiori sono di colore bruno opaco, quelle inferiori con tinta di fondo biancastra sfumata di fulvo macchiettata di bruno-nerastro.
Fenologia
È specie residente in gran parte dell’areale riproduttivo, anche se le popolazioni più settentrionali risultano parzialmente o completamente migratrici.
Habitat
La specie si rinviene in formazioni boscose collinari e montane di conifere pure o miste a latifoglie, ove predilige i boschi freschi, giovani e folti, ricchi di sottobosco e radure erbose. In altri contesti lo si rinviene in boschi di latifoglie, frutteti, parchi e giardini urbani: recentemente la specie ha mostrato la tendenza a colonizzare anche aree di fondovalle, pedemontane e di pianura. In inverno lo si rinviene frequentemente sugli alberi rivestiti di edera.
Distribuzione
Il tordo bottaccio ha areale riproduttivo che si estende dall’Irlanda al Lago Baykal e dalle catene montuose meridionali della Spagna e dell’Iran fino a oltre i 70° di latitudine N.
In Italia, il tordo bottaccio è migratore e svernante molto diffuso nella gran parte della penisola e sulle isole, e nidificante regolare sui rilievi dell’intero arco alpino e dell’Appennino settentrionale e centrale, da quote medio-basse fino a oltre 1.500 metri. La popolazione nidificante è stimata tra 100.000 e 400.000 da diversi studiosi.
Stato di conservazione
La popolazione europea è attualmente considerata sicura.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
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