Nel corso degli ultimi decenni l’identificazione dei singoli animali ha portato a incredibili scoperte sui pattern comportamentali ma anche sulle migrazioni e la biologia riproduttiva.
Spesso abbiamo sentito parlare dell’identificazione di delfini, orche, balene in base a code e pinne, allo stesso modo il mantello delle tigri e dei leopardi è una sorta di impronta digitale attraverso la quale è possibile identificare i vari individui.
Recentemente si è scoperto che anche alcune specie di gufi hanno caratteri identificativi, come i diversi colori del disco facciale, delle ali o del petto, ma certo è sorprendente scoprire che anche per le trote è possibile il riconoscimento di ogni singolo individuo.
Una ricerca condotta da Marius Pedersen e Ahmed Mohammed del Department of Computer Science della Norwegian University of Science and Technology ha mostrato, infatti, incredibili rilevanze.
L’identificazione e il riconoscimento dei singoli pesci può rivelarsi un passo importante nella conservazione e nella gestione della pesca.
Uno dei metodi più utilizzati prevede la cattura e la marcatura dei pesci. Tuttavia, è stato evidenziato come questi processi causino danni ai tessuti, perdita prematura di tag e diminuzione della capacità di nuoto. Più recentemente, per il monitoraggio delle popolazioni ittiche sono state ampiamente utilizzate le registrazioni video marine.
Quest’ultime mostrano anche vantaggi rispetto all’elettropesca che può causare lesioni o addirittura la morte dei pesci, ma anche l’alterazione dei comportamenti riproduttivi di questi animali.
Cattura-marcatura-ricattura
L’identificazione dei singoli animali, compresi i pesci, è stata tradizionalmente effettuata con metodi di cattura-marcatura-ricattura, in cui si inserisce sul soggetto un contrassegno fisico o un’etichetta.
Per i pesci, questi metodi possono includere tag visibili, ritaglio delle pinne, marchi a freddo, tatuaggi e identificatori di etichette esterne fissate con filo metallico, plastica o spago. Questi metodi sono stati utilizzati con successo per diverse attività di identificazione. Tuttavia, ci sono degli svantaggi nell’utilizzo di questi sistemi. In alcuni studi su larga scala queste tecniche si rivelano costose e dispendiose in termini di tempo e sono difficili da attuare sugli individui giovani. I tag hanno anche lo svantaggio che possono essere persi. Non solo, esiste da parte degli ittiologi la fondata preoccupazione sull’influenza fisica e comportamentale di questi segni di marcatura e, come ha dimostrato il naturalista Persat, tali protocolli accrescono la mortalità.
Vantaggi e svantaggi delle registrazioni video
Dunque, la registrazione video ha una serie di vantaggi, come il fatto di essere meno laboriosa, avere la capacità di coprire vaste aree di habitat spesso difficili da coprire con altri metodi. Le registrazioni video hanno un vantaggio in quanto uno spettatore è in grado di mettere in pausa, riavvolgere o inoltrare il video, aumentando così anche l’accuratezza e la precisione dell’analisi.
Ma anche le registrazioni video mostrano diverse problematiche. Dal momento che richiedono un’ispezione visiva per identificare i singoli pesci producono un dispendio di tempo incredibile.
La foto identificazione delle trote fario
Nel loro lavoro, pubblicato su Applied Sciences, i due ricercatori dell’università norvegese hanno proposto un metodo “automatico” di foto identificazione delle singole trote fario (Salmo trutta) e definito alcuni parametri, arrivando a una precisione di riconoscimento del 94,6%. La campionatura prende in esame alcuni elementi interessanti e utili che, rilevati su ogni singola trota, consentono questa elevata performance nel rilevamento.
Se questa tecnica sarà applicata su vasta scala e su altre specie potrebbe rivelarsi assai utile per chiarire molte delle dinamiche di popolazione dei pesci che sono spesso avvolte nel mistero e anche la conservazione potrebbe trarne giovamento. Il futuro dei pesci trova, quindi, uno spiraglio di luce.