Il denaro investito dai governi per la salvaguardia della tigre ha avuto ricadute positive in Asia non solo per gli animali ma anche per milioni di persone.
È questo quanto emerge dal rapporto del WWF “Beyond the stripes: save tigers so much more”.
Il documento sottolinea come gli sforzi di conservazione per la tutela del grande felino abbiamo aiutato a migliorare la vita delle popolazioni che abitano gli stati interessati, oltre che a proteggere gli habitat naturali.
«Se tuteliamo la tigre in realtà salviamo molto di più: la foresta, suo habitat naturale, le sue prede abituali, come i cervi, e milioni di persone che per vivere hanno bisogno di questo ambiente – ha detto Rohit Singh, il presidente della federazione dei ranger asiatici –. In questi territori la tigre rappresenta anche la nostra cultura, è il simbolo del nostro Paese, oltre che una specie di icona».
Proteggere i felini per salvare molto di più
Il report ha mostrato come proteggere l’habitat della tigre aiuti a tutelare anche altri animali selvatici minacciati, tra i quali figurano anche alcune specie in via di estinzione ma meno conosciute e che, altrimenti, riceverebbero scarso sostegno. Tra queste alcuni piccoli felini, uccelli e anfibi, tutti ugualmente importanti per la biodiversità della regione e tutti, come la tigre, minacciati.
Ma non c’è solo l’ambiente. Il documento del WWF mostra come, proteggendo le aree che ospitano le ultime 3.800 tigri, si potrebbero tutelare anche nove importanti bacini idrografici, che regolano e forniscono acqua dolce a 830 milioni di persone in Asia, molte delle quali nelle aree urbane di India, Malesia e Thailandia.
Inoltre, le opere a favore della tutela dei maestosi felini consentirebbero di proteggere anche queste aree, veri e propri scrigni di biodiversità dalla quale dipende la vita di milioni di persone.
43% dell’habitat è a rischio
Tuttavia, ad oggi la perdita della foresta continua a ritmo allarmante. Le tigri selvatiche hanno perso il 95% del loro habitat originario e, di quello che resta, il 43% è a rischio.
Nella sola isola di Sumatra, l’unico posto al mondo in cui tigri, oranghi e rinoceronti vivono nello stesso habitat, il disboscamento selvaggio ha ridotto la copertura forestale naturale di oltre il 50% negli ultimi tre decenni.
«Con la rapida espansione economica dell’Asia dare la priorità alla conservazione della tigre contribuirà in modo significativo a garantire il capitale naturale necessario per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’intera regione», ha aggiunto Michael Baltzer, portavoce di WWF Tigers Alive.
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