Chissà se il grande naturalista Sir David Attenborough – lo stesso per cui la troupe stava filmando il documentario – avrebbe agito allo stesso modo.
La natura, questa volta, non ha fatto il suo corso: una troupe televisiva della BBC ha, infatti, salvato un gruppo di pinguini imperatori, trovatisi in difficoltà durante le riprese di un documentario, contravvenendo alla regola non scritta di tutti i reporter naturalisti: mai interferire con la Natura.
Caduti nel burrone
Will Lawson, regista, Lindsay McCrae, cameraman, e Stefan Christmann, l’assistente, hanno subito capito che i cuccioli di pinguino imperatore scivolati in quel burrone in Antartide non sarebbero più riusciti a uscirne vivi e lì sarebbero morti.
Così, lasciate le telecamere, hanno costruito una rampa con ghiaccio e neve per permettere ai pinguini di salvarsi.
Una scelta presa senza pensarci due volte, come spiegato dagli stessi protagonisti della vicenda, impiegati da 337 giorni al Polo Sud per le riprese di una puntata di Dynasties, la fortunata serie televisiva di Attenborough.
Scelta giusta?
Sui social il pubblico si è schierato a favore della troupe: giusto salvare gli animali in difficoltà, anche a costo di ostacolare il corso della Natura.
Concorda anche Mike Gunton, direttore creativo dell’unità di storia naturale della BBC: «Penso che fosse la cosa giusta da fare. Se la gente avesse saputo dell’opportunità di farlo e non l’avessimo fatto, sarebbe stato molto più difficile da spiegare». E in un’intervista alla BBC aggiunge: «Anche David Attenborough lo avrebbe fatto».
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