Sono l’incubo di tutte le mamme che hanno i bambini a scuola. Quando una classe subisce un’infestazione, si corre ai rimedi con grande imbarazzo, rabbia e timore nei confronti di un parassita che gode di cattiva fama. Ma cosa sappiamo davvero sui pidocchi? Quante e quali leggende continuano a circolare, generando psicosi e inefficaci rimedi fai-da-te?
La SIP (Società Italiana di pediatria) ha pubblicato le 5 cose da sapere sull’infestazione da pidocchi del capo.
- Che cosa sono i pidocchi?
I pidocchi sono piccoli parassiti che vivono esclusivamente sull’uomo e ne succhiano il sangue. Essi depongono le proprie uova attaccandole al fusto dei capelli o dei peli dell’uomo.
- Come si trasmettono i pidocchi?
La trasmissione avviene principalmente per contatto diretto con persone già infestate dai pidocchi, oppure attraverso l’utilizzo di indumenti o effetti strettamente personali infestati quali, per esempio, i cappelli o le spazzole. I pidocchi al di fuori del corpo umano non possono vivere a lungo: un pidocchio adulto, infatti, ha una sopravvivenza media non superiore ai tre giorni (le sue uova non superiore ai 10 giorni)
- Chi è più colpito?
Le infestazioni sono frequenti sia nei Paesi ricchi, sia in quelli in via di sviluppo. A discapito delle credenze popolari, l’infestazione da pidocchi non è sinonimo di povertà e sporcizia. Infatti, non c’è una correlazione stretta tra l’igiene personale, lo stato di pulizia degli ambienti casalinghi e la diffusione dei pidocchi. ll pidocchio del capo si diffonde facilmente nell’ambito di un nucleo familiare, specialmente se numeroso, o nelle comunità infantili tra i bambini. I più colpiti, infatti, sono generalmente i bambini in età prescolare e scolare.
- Come faccio a capire se mio figlio ha i pidocchi?
I sintomi tipici sono un intenso prurito e l’irritazione locale. I pidocchi si vedono con difficoltà, perché sono molto piccoli (da uno a tre millimetri): bisogna perciò cercarli con attenzione! Un’accurata ispezione del cuoio capelluto è sufficiente per scoprire l’infestazione. Le più facili da individuare sono le lendini. Le uova sono attaccate alla radice dei capelli, dove le condizioni di temperatura e umidità sono più favorevoli alla schiusa.
- Come combattere l’infezione da pidocchi?
Poiché il pidocchio vive attaccato al fusto di peli e capelli, tagliare i capelli per eliminare i pidocchi purtroppo non basta, anche se sicuramente i capelli corti facilitano il trattamento della pediculosi. Sono attualmente disponibili prodotti e trattamenti naturali per contrastare l’infestazione, ma di dubbia utilità. L’intervento migliore resta il trattamento specifico con prodotti insetticidi in associazione alla rimozione manuale del pidocchio e delle sue uova tramite un pettine a denti stretti.
I tanti pregiudizi
Perché sappiamo così poco sulla pediculosi, sulla sua diffusione e il contagio, sui modi per combatterla? Quanto siamo vittime dei pregiudizi?
Risponde, con una divertente ricerca della verità, Francesca Reale, responsabile del Centro per i Pidocchi di Milano (www.piditalia.com), una catena in franchising che utilizza il metodo AirAllé® che, grazie allo sprigionamento di aria calda, permette di disidratare pidocchi e lendini a tutti gli stadi, provocandone l’immediata scomparsa, in una sola seduta.
«Si sa pochissimo e la maggior parte delle persone è ostaggio dei luoghi comuni. Mi trovo di fronte le situazioni più svariate, spesso bizzarre e frutto della scarsa conoscenza del problema. Vedo intere famiglie terrorizzate, in cui l’aspetto psicologico generato dal non sapere quasi nulla sulla pediculosi gioca un ruolo importantissimo».
- I pidocchi non volano e non saltano
Camminano molto velocemente… Il contagio può avvenire solo e soltanto con il contatto diretto tra due teste. Oppure con superfici o tessuti che non sono stati puliti a dovere.
- Disinfestazione della casa
Le persone sono convinte che sia necessaria una sorta di bonifica totale dell’ambiente, ma non è così. È sufficiente lavare le lenzuola, eventualmente le fodere dei divani, aspirare poltrone e tappeti, i sedili dell’automobile, insomma i luoghi in cui le persone contagiate si sono poggiate.
- I pidocchi non trasmettono malattie
Sono parassiti della cute e del capello e non possono aggredire altre parti del corpo; non possono essere trasmessi ai propri animali domestici; non vivono più di due giorni al di fuori del cuoio capelluto.
- Contesti di scarsa pulizia generale
Non è assolutamente vero che i pidocchi attacchino prevalentemente le teste più sporche. Non esistono criteri scientificamente testati per creare una casistica tipica: i parassiti della cute non guardano alla pulizia, agli ambienti in cui viviamo, a come viviamo.
- Fare attenzione ai luoghi molto frequentati
Ambienti molto affollati, come cinema, mezzi pubblici, taxi, palestre…, possono creare situazioni di contatto favorevoli al passaggio di pidocchi da un individuo all’altro.
- Strumenti fai-da-te per debellarli
Pensate che la piastra per capelli possa uccidere lendini e pidocchi? Vi sbagliate, perché i parassiti e le lendini si attaccano nei pressi della cute, dove la piastra non può arrivare.
- Impacchi di aceto
L’aceto aiuta ad ammorbidire le lendini, ma non uccide i parassiti.
- Collutorio al mentolo e impacchi di maionese per sterminarli?
Falso. L’unica soluzione valida sono i prodotti specifici in vendita in farmacia. E la sola garanzia per far sì che il problema non si ripresenti è la pazienza: ogni giorno passate il pettinino tra i capelli con cura, per eliminare le lendini. In caso contrario, sarete punto e a capo.
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