Sofia era uno dei 5 esemplari di lince rilasciati nell’ambito del progetto transfrontaliero ULyCA, integrato nel progetto comunitario LIFE Lynx. La lince era una femmina di 6 anni proveniente dal cantone del Giura, in Svizzera.
La sua deliberata uccisione per mano di un bracconiere, avvenuta in territorio austriaco, è per il WWF un drammatico attacco all’azione di ricostruzione degli ecosistemi, fondamentale per il nostro futuro sul Pianeta.
La conferma della causa di morte è arrivata con i risultati degli esami effettuati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie in collaborazione con il Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Udine e il supporto dell’Istituto Entomologico dell’Università di Padova.
«Non è stato solo ucciso in maniera barbara e crudele un animale protetto, ma qualcuno ha deliberatamente voluto cancellare un simbolo della natura selvaggia i cui equilibri garantiscono anche la nostra sopravvivenza» dichiara Isabella Pratesi, Direttrice Conservazione del WWF Italia.
Il progetto di reintroduzione delle linci sulle Alpi orientali
Il bracconiere che ha compiuto questo gesto ha colpito un importante progetto, che aveva visto la collaborazione di tutti gli attori locali per riportare questo magnifico ed importante animale nelle Alpi orientali.
È importante ricordare anche che l’uccisione di una singola lince rappresenta una significativa perdita economica, dati gli investimenti che l’Unione Europea, i Carabinieri forestali, il progetto Lince Italia dell’Università di Torino e gli uffici WWF dell’Arco Alpino hanno portato avanti in questi ultimi anni.
«Proseguiremo nella nostra collaborazione con i Carabinieri Forestali, i tecnici del Progetto Lince Italia e gli altri partner di progetto. Il rafforzamento della popolazione di lince nelle Alpi è un obiettivo troppo importante e per attuarlo serve la collaborazione a tutti i livelli. La tutela non deve avere confini, così come non ne ha la fauna che deve essere libera di spostarsi all’interno di corridoi faunistici sicuri» aggiunge Gianluca Catullo, responsabile Specie e Habitat del WWF Italia.
Scarica qui il “Dossier lince 2023”.
ULyCA (Urgent Lynx Conservation Actions) è un progetto dei Carabinieri Forestali e Progetto Lince Italia dell’Università di Torino, ente che si occupa degli aspetti tecnici e logistici. Importante il supporto ricevuto da WWF Italia, Germania, Svizzera e Austria, oltre alla collaborazione del gruppo di lavoro “Caccia e lince” che riunisce le associazioni venatorie regionali.
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