Un fine settimana tragico per la fauna protetta e simbolo del nostro Paese. In poche ore, sono stati uccisi per mano dell’uomo un giovane orso e un lupo.
Elisio, orso transfrontaliero
L’uccisione dell’orso Elisio è, in realtà, avvenuta per mano di un cacciatore in Slovenia, a Senozece, a ridosso del confine italiano. Elisio era un individuo di 5 nato in Slovenia che sconfinava spesso in Italia, come dimostrano i dati raccolti dal radiocollare e analizzati dai ricercatori dell’Università di Udine.
«La Slovenia ha un meccanismo di controllo della popolazione di orsi autorizzato dall’Unione Europea ma non esistono regole comuni per gli animali che, come Elisio, vivono lungo il confine e rischiano di essere esposti a questi terribili eventi. Un caso analogo si era verificato nel 2007 con l’uccisone di Bepi, un orso di 4 anni», spiega il WWF.
Secondo le stime, in Slovenia la popolazione di orsi ammonterebbe a 500 individui e, di questi, alcune decine sarebbero uccise ogni anno dai cacciatori.
Più tutele per la Natura
La tragica fine dell’orso Elisio ha acceso di nuovo il dibattito sulla tutela comunitaria della fauna. «Il corridoio Italia-Slovenia riveste un ruolo cruciale per la colonizzazione delle Alpi da parte di orsi e altri importanti specie come la lontra, lo sciacallo, la lince e molte altre. Per questo motivo andrebbe prevista una grande zona cuscinetto di protezione», prosegue il WWF.
Lupo morto in Calabria
L’altro reato ai danni della fauna selvatica è stato compiuto, sempre nel fine settimana, in Calabria. Qui le guardie WWF hanno recuperato la carcassa di un lupo, forse avvelenato.
«Proprio per definire le cause della morte la carcassa è stata trasferita all’Istituto Zooprofilattico di Catanzaro, dopo che erano stati allertati i Carabinieri Forestali e le autorità sanitarie competenti – conclude il WWF –. I fatti di oggi confermano che non bisogna mai abbassare la guardia nella lotta per la tutela delle specie protette simbolo del nostro paese».
Solo pochi giorni fa, un altro lupo era stato trovato decapitato in Piemonte.
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