Puntare sulla sostenibilità e l’efficienza delle risorse disponibili sul territorio regionale. È questo l’obiettivo di GELSO-NET, il progetto che mira a rivisitare con un approccio innovativo la coltivazione di gelso e ne valorizzi gli innumerevoli servizi ecosistemici.
Il progetto “GELSO-NET – Filiera agroalimentare del gelso: frutto – foraggio – bachicoltura” è finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Capofila è l’Università di Torino e vede il coinvolgimento di numerose aziende piemontesi.
In un’ottica di Circular Agriculture, GELSO-NET intende rilanciare la filiera agroindustriale del gelso da frutto e da foglia, in stretta connessione con le filiere zootecniche di produzione del baco da seta e della coniglicoltura.
Tre gli obiettivi del progetto:
- produrre sorosi (i frutti del gelso freschi e trasformati) a scopo alimentare attraverso nuovi modelli colturali, propri dell’arboricoltura intensiva
- alimentare bachi da seta con foglie fresche e trasformate a fine di supportare il rilancio della bachicoltura Piemontese e di una moderna “filiera seta regionale” a km zero
- produrre mangimi per conigli a base di farina di foglie di gelso per ottenere un alimento funzionale.
«La produzione dei sorosi di gelso – che in passato rappresentava in Italia un prodotto secondario – è oggi l’elemento su cui si può fondare un’approfondita rivisitazione dell’intera filiera in chiave moderna» dichiara la Prof.ssa Laura Gasco, docente di Zoocolture presso il DISAFA, coordinatrice del team dell’Università di Torino.
«In passato, in Piemonte il gelso era coltivato per la produzione di foglie che costituivano alimento indispensabile per l’allevamento dei bachi da seta. La sericoltura, legata indissolubilmente alla coltivazione del gelso, è oggi quasi scomparsa sul territorio regionale, sebbene essa abbia contribuito per lungo tempo a fornire benessere e sostentamento per molte famiglie. Il progetto GELSO-NET consente di riportare alla luce una produzione tradizionale come quella del baco da seta, rivisitata però in chiave innovativa, valorizzando una nuova filiera produttiva rappresentata dai sorosi, delicati e prelibati frutti del gelso, e da una coniglicoltura più sostenibile ed attenta alle esigenze dei consumatori» conclude la professoressa.
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