Nella legge di bilancio 2018 sarà incluso uno sgravio fiscale per la cura del verde privato. Il “bonus verde” licenziato dal Consiglio dei Ministri e ora in fase di approvazione nell’aula parlamentare offre a tutti i cittadini – a partire dal 1° gennaio 2018 – la possibilità di detrarre dall’imposta lorda un importo pari al 36 per cento delle spese sostenute e documentate per la sistemazione del verde, anche storico, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 5.000 euro.
«Finalmente viene incentivato il verde urbano. Una misura importante per la qualità della vita, che aiuta a contrastare lo smog e a rendere più belle le nostre città», ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, a margine della conferenza stampa che ha tenuto a Montecitorio insieme al presidente della Commissione Finanze Maurizio Bernardo, al vicepresidente della Commissione Bilancio Edoardo Fanucci e ai Parlamentari Caterina Bini e Gianluca Susta, primi firmatari di appositi progetti di legge per l’introduzione della misura a sostegno del verde, oltre alla presidente di Assofloro Lombardia Nada Forbici.
Investire nel verde è una scelta per il futuro. Chi ha commentato con un po’ di sarcasmo la decisione – qualcuno si è spinto a dire che si trovano i soldi per i fiorellini e non per altre cose – dimostra di non avere ancora capito che l’impatto del verde, o al contrario della sua assenza, sull’inquinamento, sul clima e sulla salute di noi tutti è altissimo, anche in termini economici.
Una pianta adulta – è stato sottolineato da autorevoli studiosi – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. In molti hanno sottolineato il ruolo strategico del verde privato, troppo a lungo sottovalutato. Francesco Mati, Presidente del Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia, una delle zone italiane con la più alta concentrazione di piante, ha spiegato che il verde privato «ha pari importanza del verde pubblico, infatti i benefici che derivano da un giardino ben curato vanno oltre la proprietà privata e possono contribuire a migliorare la qualità dell’aria nelle città».
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