Dareste il vostro voto a un lupo? Con questa provocazione il WWF ha lanciato una campagna elettorale apartitica, per ricordare come – in Italia – si parli poco di ambiente e natura e si faccia ancora meno.
«Abbiamo deciso di rivolgerci direttamente ai cittadini, dal momento che la politica sembra essere del tutto distratta rispetto alle tematiche ambientali – ha dichiarato Donatella Bianchi, presidentessa del sodalizio ambientalista -. Palare di bracconaggio, di emergenze ambientali e di crimini contro natura deve invece essere un’urgenza».
Il silenzio dei partiti
Secondo il WWF il grande assente del dibattito politico in vista delle elezioni del 4 marzo è l’ambiente. «È l’argomento fantasma di questa campagna elettorale – ha aggiunto la Bianchi -. L’arretratezza del dibattito politico nel nostro Paese, purtroppo, si misura anche da questo e dal confronto sulle politiche ambientali si valuta la capacità del nostro Paese di affrontare le sfide dell’efficienza e dell’innovazione nei campi della ricerca, della produzione, dell’amministrazione pubblica. L’Italia, uno dei Paesi del G7, dovrebbe essere all’avanguardia nel mondo in temi come quello del risparmio energetico, della diminuzione di rifiuti e delle energie pulite. Conservare il nostro patrimonio naturale vuol dire non solo vivere più a lungo e in buona salute ma progettare il futuro dei nostri figli e il benessere della nostra Nazione».
Dare voce a chi non ne ha
Ecco dunque che a candidarsi in maniera diretta è chi non ha voce: il lupo, le energie pulite, il paesaggio, l’acqua e il mare.
Per supportare la campagna, il WWF ha lanciato anche l’hashtag #uniscitialWWF
«Come accaduto in passato con le grandi battaglie vinte per i parchi, le specie protette e la difesa del suolo anche questa volta saranno i cittadini che condivideranno la campagna del WWF a mandare un forte messaggio a chi si appresta a rappresentarli nelle istituzioni», ha concluso la presidentessa del WWF Italia.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com