Sea Shepherd ha dato il via all’operazione Bloody Fjords, campagna di protesta contro il massacro di globicefali che ogni anno, secondo una tradizione centenaria, si compie nelle Isole Fær Øer.
Una vera e propria mattanza, durante la quale il massacro dei cetacei diventa un’attrazione agli occhi dei cittadini sostenuta dal governo danese.
Lo scorso anno, 28 volontari di Sea Shepherd sono stati arrestati e in seguito espulsi dal paese per aver interferito con la battuta di caccia. L’anno precedente, nel 2014, il capitano Jessie Treverton era stata arrestata dopo aver salvato dal massacro un grande branco di lagenorinchi dai denti obliqui, impedendo a questi delfini di raggiungere le pericolose spiagge delle Isole Fær Øer. A distanza di due anni la Treverton aspetta ancora di comparire in tribunale.
Un’assurdità di nome grind
Grind – o grindadrap – è la parola in lingua feringia che indica questa tradizionale caccia, in cui i cetacei sono spinti nelle acque basse vicino a riva e poi squartati e privati delle pinne con un coltello mentre sono ancora in vita. Se un tempo questa caccia aveva finalità pratiche ed economiche – dal grasso si ricavava l’olio per le lampade – oggi il grind è considerato un hobby tipicamente feringio. Al termine della caccia, solitamente, vengono organizzate delle feste in cui viene servita la carne dei cetacei e la mattanza è considerata un vero e proprio momento di festa per le comunità.
“Questa operazione segna una svolta nella lotta contro il grind – ha spiegato il leader di Bloody Fjords Geert Vons –. La battaglia ora si sposta nel cuore delle istituzioni danesi e feringe. Ci opporremo al grind dal punto di vista giuridico, politico e commerciale, portando tutte le prove che abbiamo raccolto negli anni e che mostrano cosa accade davvero durante questa aberrante tradizione”.
“Le autorità ci hanno negato l’ingresso nel proprio Paese nel tentativo di nascondere l’orrore di questa caccia – ha aggiunto il capitano Alex Cornelissen –. Ma, con il mutare del campo di battaglia, anche noi cambiamo le nostre tattiche”.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com