L’Italia si trova a un punto di svolta cruciale: in questi giorni è in corso di studio la Strategia Energetica Nazionale (SEN). L’approvazione del Piano offre la possibilità di dire basta al consumo di carbone e chiudere definitivamente le 10 centrali a carbone ancora attive sul territorio nazionale.
Chiudere entro il 2025
Per chiedere che questo combustibile inquinante venga messo al bando WWF, Greenpeace e Legambiente hanno lanciato la campagna #migliaiadivite, volta a chiedere che tutte le centrali vengano chiuse entro il 2025.
«Con l’approvazione del SEN l’Italia ha l’occasione di chiudere col consumo di carbone, salvando così migliaia di vite e cambiando le sorti del futuro energetico del nostro Paese – si legge nella nota diffusa dalle associazioni ambientaliste -. Nella bozza di strategia per la prima volta si è preso in analisi la chiusura delle centrali a carbone, ma il Governo non è riuscito ad assumere una posizione netta e ambiziosa a favore di una data certa e possibile. Chiediamo, quindi, che tutte le centrali vengano chiuse entro il 2025».
Secondo i promotori, i tempi sono maturi per un passaggio completo alle rinnovabili. «Oggi abbiamo a disposizione tutte le tecnologie e conoscenze per guardare a un futuro 100% rinnovabile», si legge ancora nella nota.
8 morti a settimana per il carbone
In Italia, le 10 centrali a carbone ancora attive causano 8 morti premature a settimana e costano agli italiani ogni anno 1,2 miliardi di euro di spese sanitarie. Inoltre, il carbone è tra i combustibili fossili quello che, se bruciato, emette più CO2 ed è quindi tra i principali responsabili del cambiamento climatico, con devastanti conseguenze.
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