Paesaggi sconfinati e mozzafiato, religioni millenarie e culture affascinanti. L’Asia è una delle destinazioni favorite dai viaggiatori di tutto il mondo. Tuttavia, nonostante il continente offra un’infinita gamma di attività che non coinvolgono gli animali, il settore turistico spesso incoraggia pratiche spacciate come “tradizionali”, ma che di locale hanno ben poco e, anzi, celano gravi maltrattamenti ai danni degli animali coinvolti.
Per questo, l’associazione Animal Asia ha stilato una serie di consigli per una vacanza all’insegna del rispetto nel confronto degli animali.
1 – Non mangiare animali esotici
Uno dei momenti più belli del viaggio è l’incontro con le tradizioni culinarie locali. «Ma essere aperti a provare nuove esperienze e nuovi sapori non significa abbandonare la propria etica – spiega l’associazione -. Per questo, raccomandiamo di evitare l’assaggio di animali rari e insoliti, quali pangolini, serpenti e selvaggina. La moda di sperimentare questo genere di cibo causa il dilagare della caccia di frodo e il conseguente sterminio della fauna selvatica. Questi piatti non hanno nulla a che vedere con la cultura locale e, in molti casi, sono illegali».
2 – No ai liquori prodotti con animali
In Vietnam non è difficile trovare vino di riso di contrabbando infuso con parti di specie selvatiche. «Per quanto disgustoso possa sembrare, alcuni turisti alla ricerca di “emozioni forti” amano andare alla ricerca di simili intrugli. Purtroppo, quella che a prima vista può sembrare un’esperienza divertente sta invece derubando il Vietnam del suo patrimonio naturale. La specie a rischio, che si possono trovare nelle giare di vino, includono cavallucci marini, zampe di orso e persino interi cuccioli di tigre».
3 – Evita di bere il kopi luwak, il caffè di escrementi
Nonostante questo caffè sia venduto a cifre da capogiro e sia molto in voga tra i turisti, la bevanda è risultato di atroci maltrattamenti. «La civetta delle palme è la specie utilizzata per la produzione di kopi luwak – spiega l’associazione –. Questo animale viene rinchiuso in gabbie minuscole e costretto a una dieta completamente inadatta, composta quasi totalmente da chicchi di caffè. I chicchi, insieme agli escrementi, vengono poi tostati, quindi quello che si andrà a bere sarà una bevanda con feci macinate».
4 – Mantenere la giusta distanza dagli animali selvatici
Se una struttura – che sia uno zoo, un circo, un parco safari o una riserva – offre o incoraggia contatto ravvicinato con animali selvatici, allora è meglio evitarla. «Semplicemente, non è possibile essere a stretta vicinanza con animali selvatici senza andare a turbare il loro benessere. Purtroppo, molte strutture turistiche presenti in Asia continuano a offrire la possibilità di posare in foto con orsi e tigri, di partecipare a escursioni a dorso d’elefante e assistere a esibizioni con animali».
5 – No allo sfruttamento degli animali
Per molti dei turisti che si recano in Thailandia e in Vietnam, le escursioni con gli elefanti sembrano essere parte integrante del divertimento e dell’avventura. «Ma molti visitatori, ingenuamente disposti a pagare per provare questa esperienza nelle cosiddette “case rifugio per elefanti” non hanno idea del vero costo di tutto questo – conclude Animal Asia -. Molto spesso i “rifugi per elefanti” non sono strutture di conservazione, come invece suggerito dal nome. In queste attività commerciali, la priorità non viene data al benessere».
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