Manca poco alle feste natalizie e noi che teniamo particolarmente alla salute (la nostra e quella del Pianeta), iniziamo a tremare al pensiero dei pasti luculliani che ci aspettano. I piatti delle occasioni speciali sono sempre esageratamente ricchi e dai sapori annullati dai troppi condimenti. Prendiamo ad esempio le intramontabili lasagne, che contengono almeno una ventina di ingredienti, perlopiù di origine animale; pensate che in un solo piatto di lasagne troviamo i derivati di almeno 4 animali differenti: gallina, mucca, maiale, manzo etc. A coronare il trionfo degli eccessi, un bel quantitativo di farina bianca e sale raffinato. Ma come le lasagne, sono infiniti i piatti tradizionali di cui non possiamo riconoscere un singolo sapore. Il Dottor Franco Berrino, epidemiologo che per decenni ha collaborato con il Dipartimento di Medicina Preventiva presso l’Istituto dei Tumori di Milano, consiglia di non comprare nulla che abbia più di 5 ingredienti indicati sulla confezione e di immaginarsi di fare la spesa insieme alla propria bisnonna: i prodotti che contengono ingredienti che non conosce o non capisce, non dovrebbero entrare nel nostro carrello.
La semplicità non è la benvenuta sulle tavole imbandite del cenone della vigilia e del pranzo di Natale e se fosse solo per un giorno, non sarebbe neanche un grave disastro. Peccato che queste scelte appartengano oggi alla quotidianità, non all’eccezione. Un piatto che contenga più di 5 ingredienti è piuttosto complesso per il nostro organismo, che deve fare una selezione dei nutrienti, immagazzinare e poi scartare gli eccessi. Per questo processo ci vogliono tempo e anche molte risorse interne, che noi non riusciamo più a garantire con il nostro stile di vita.
Ecco perché vi propongo questa sfida: durante le feste cucinate almeno un piatto che non conti più di 5 ingredienti, inclusi sale, olio ed eventuali aromi. Proponetelo ad amici e parenti, senza rivelare la motivazione, e poi osservate le reazioni. In genere i piatti più semplici sono anche i più buoni, perché possiamo sentire e apprezzare il sapore reale degli ingredienti, una possibilità che il nostro palato ha di rado. Mi raccomando: che siano ingredienti di qualità, biologici e il più possibile vicini alla natura del prodotto.
Ecco qualche suggerimento per voi:
Farinata di ceci, 4 ingredienti;
Risotto semintegrale ai porri, 4 ingredienti;
Orecchiette al pesto di broccoli e mandorle, 5 ingredienti;
Focaccia integrale alle cipolle, 5 ingredienti;
Mele al forno con crema di nocciole, 5 ingredienti
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