Dare nuova vita agli oggetti usati per trasformarli in regali di Natale. È questa, in sostanza, l’idea alla base dell’upcycling, la tendenza che sta conquistando anche gli italiani.
Secondo una recente indagine è, infatti, emerso che il 48% degli italiani donerà un regalo realizzato partendo da un oggetto riciclato, che considera essere un dono più originale ma anche maggiormente ecosostenibile.
I regali più gettonati
In cima alla classifica dei doni più in voga ci sono i complementi d’arredo ricavati da vecchi pellet e cassette di legno (scelti dal 44% degli intervistati), seguiti dai capi d’abbigliamento rivisitati (42%) e dai gioielli vintage (33%). Ma non solo: nella classifica degli oggetti più gettonati per Natale e realizzati con la logica upcycling ci sono anche gli orologi, le cucce per gli animali, i vasi, le biciclette e i portabottiglie.
L’identikit dell’upcycler
La pratica di regalare doni realizzati ad hoc è maggiormente diffusa tra le donne di età compresa tra i 30 e i 45 anni. La tendenza è più marcata nelle grandi città. Milano è la capitale italiana degli upcycler, seguita da Roma, Torino e Bologna.
Pratica già diffusa all’estero
Il termine upcycling è stato coniato nel 1984 dal tedesco Reiner Pilz e reso celebre dall’omonimo libro del 1997 di Gunther Pauli. A riportare in auge il fenomeno è stata la crisi economica degli ultimi anni, che ha spinto a fare economia sui regali e sugli acquisti ritenuti superflui. Ma non è solo il risparmio a spingere verso un regalo riciclato: la maggior parte degli intervistati ha riferito di non essere mosso nella scelta tanto da ristrettezze economiche quanto piuttosto dal desiderio di minimizzare l’impatto ambientale. Insomma, una scelta maggiormente eco e sostenibile.
Ma se da noi questa tendenza è agli albori, in altri Paesi è pratica ormai largamente consolidata e diffusa. Come in Danimarca, dove il Governo incoraggia i propri cittadini a prediligere doni di seconda mano.
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