L’Italia non ha fatto abbastanza per arginare l’epidemia di Xylella fastidiosa che sta intaccando gli ulivi pugliesi. Questo è quanto sostiene la Commissione europea, che rimarca il bisogno di nuovi sforzi da parte del nostro Paese al fine di prevenire la diffusione della malattia.
Inoltre, secondo il parere della Commissione, alcuni ulivi contagiati dalla Xylella nella fascia a nord della provincia di Lecce sono stati rimossi in ritardo e questo ha aumentato le possibilità di diffusione dell’epidemia.
Bacchettati anche da Nature
Anche la prestigiosa rivista scientifica Nature si è scagliata contro l’Italia, accusando di non aver fatto a sufficienza, mettendo così a rischio tutta l’Europa.
Inoltre, è stato sottolineato come ci si sia mossi in maniera lenta, sottovalutando forse il rischio di contagio.
I ricercatori che sono stati impegnati sul campo hanno poi espresso le difficoltà riscontrate, in primis, gli scontri con le autorità e i gruppi ambientalisti, contrari all’eradicazione degli ulivi.
Intanto, continua il rimpallo di responsabilità. «Non possono essere nascoste le gravi responsabilità dell’Unione Europea – ha replicato il presidente di Coldiretti Puglia Gianni Cantele -. Le frontiere colabrodo hanno permesso la rapida diffusione della malattia».
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