Sette giorni senza prodotti di derivazione animale, per provare a comprendere l’impatto che le scelte quotidiane di ciascuno di noi hanno sul Pianeta.
È questa la sfida della Settimana Veg, evento promosso da Essere Animali dal 20 al 26 maggio.
«L’iniziativa nasce per mostrare quanto può essere semplice adottare abitudini quotidiane che hanno un minor impatto sul Pianeta, scegliendo una dieta ricca di cereali, frutta, legumi e verdure – spiega l’associazione promotrice -. Si tratta di avvicinarsi a un’alimentazione che riduca, o ancor meglio eviti, il consumo di carne e derivati animali, la cui produzione comporta un’elevata emissione di gas serra, deforestazione, perdita di biodiversità, nonché spreco di terra e acqua necessari per allevare gli animali».
La community virtuale di supporto
Chi volesse partecipare può registrarsi sul portale dell’evento: verrà fornito un ricettario da cui prendere spunto per organizzare i propri pasti a base vegetale.
I partecipanti della community virtuale potranno scambiarsi idee e consigli; ogni giorno verranno inviate informazioni e piccoli suggerimenti ideati da un medico nutrizionista.
Calcolare l’impronta ecologica di ciascuno
La Settimana Veg offre anche l’occasione per soffermarsi a riflettere sul peso ambientale che le nostre scelte hanno sull’ambiente.
Collegandosi alla pagina dedicata, è possibile calcolare qual è l’impronta ecologica degli alimenti consumati giornalmente.
«Un’alimentazione vegetale ha un impatto circa 16 volte minore sull’ambiente rispetto a quella che include prodotti animali – aggiunge Essere Animali -. Recenti studi dimostrano come la produzione di carne sia responsabile da sola del 18% delle emissioni di gas serra, più del settore dei trasporti, oltre che delle emissioni di protossido d’azoto e metano, gas molto più inquinanti dell’anidride carbonica.
I motivi della svolta
La Settimana Veg è una scelta che fa bene tre volte: alla salute, all’ambiente e agli animali.
«Negli ultimi decenni il consumo di carne derivati animali è cresciuto vertiginosamente e con esso sono saliti i rischi per la salute ma anche il consumo di suolo e l’emissione di inquinanti in atmosfera – conclude l’associazione -. Un’alimentazione vegetale, invece, ha un impatto circa 16 volte minore sull’ambiente rispetto a quella che include prodotti animali».
Infine, c’è l’aspetto etico: quelli che si mangiano sono animali intelligenti, simpatici, con voglia di vivere, giocare e soddisfare i propri bisogni etologici proprio come quelli che consideriamo da compagnia.
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