L’economia a 0 emissioni rappresenta una sfida per l’Europa e il mondo intero, una sfida che sarà cruciale per il futuro dell’economia e del pianeta. Per arrivare a questo ambizioso traguardo, a tutti i settori industriali sarà richiesto di fare la propria parte e gli operatori del settore dovranno adeguarsi alle nuove regole europee CBAM (Carbon border adjustment mechanism) per l’import di alluminio, acciaio, ferro e cemento.
L’acciaio, uno dei comparti più impattanti dal punto di vista delle emissioni, avrà un ruolo fondamentale nel processo per rendere l’industria più sostenibile, con investimenti ingenti e con vere e proprie rivoluzioni nel modo di lavorare e di produrre.
Questi saranno i temi al centro del convegno “Acciaio: transizione ecologica tra materie prime, mercato e CBAM”, organizzato da SIDERWEB e RICREA giovedì 9 novembre, dalle 14 alle 16, presso la fiera Ecomondo di Rimini (Pad. B1 stand 211-410).
Programma del convegno
Prima parte – tecnologia e materie prime
Carlo Mapelli (Politecnico di Milano): “Ruolo delle materie prime nella strada verso le emissioni 0”
Stefano Comisi (Studio Legale Armella e Associati): “CBAM: cosa cambia per l’acciaio italiano”
Seconda parte – tavola rotonda
Francesca Morandi (Content Manager SIDERWEB) intervista: Alessandra Barocci (Responsabile Sostenibilità ARVEDI), Domenico Rinaldini (Presidente RICREA) e Francesco Semino (Chief Sustainability Officer Acciaierie Venete).
La partecipazione è gratuita.
Per accedere all’evento è necessario preregistrarsi qui.
RICREA, Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio, è uno dei sette consorzi di filiera che compongono il Sistema CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi).
Al Consorzio aderiscono i produttori della materia prima e dei contenitori d’acciaio ed anche i riciclatori. Attualmente le aziende consorziate sono in tutto 311.
RICREA ha già raggiunto e superato il target indicato dalla Direttiva europea per il 2030 (indicato nel 80%). Nel 2022, infatti, ben l’80,6% degli imballaggi di acciaio immessi al consumo in Italia sono stati avviati a riciclo.
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