Ai piedi del monte Conero, vicino ad Ancona, si trova Sirolo, un paesino di 4000 abitanti conosciuto per la bellezza delle sue spiagge, che ne fanno senza dubbio una delle località marittime più affascinanti della costa adriatica italiana.
Di recente la vita di questo tranquillo borgo è stata movimentata da un’ordinanza con la quale il sindaco ha vietato il fumo nei parchi e nelle spiagge.
Sarà totalmente vietato accendere sigarette nelle due spiagge più famose di Sirolo, la spiaggia delle due Sorelle e quella dei Gabbiani. Il divieto, emesso dopo una richiesta del Codacons, riguarda anche le altre spiagge, nella porzione fra gli ombrelloni e il mare, i parchi e i giardini pubblici.
Molti si chiederanno: ma che senso ha vietare il fumo in un paese che vive di turismo?
Sebbene la motivazione ufficiale sia quella di evitare il fumo passivo al vicino di ombrellone, il divieto avrà effetti positivi anche e soprattutto sull’ambiente.
Le cicche di sigaretta sono il rifiuto numericamente più abbondante sulla terra, ogni giorno ne vengono dispersi più di 10 miliardi e il loro tempo di decomposizione, ancora non definito, può richiedere diverse decine di anni. L’accumularsi di mozziconi è chiaramente negativo per la natura, il filtro infatti contiene circa 4000 composti liberati dalla combustione del tabacco, potenzialmente dannosi per gli organismi viventi e specialmente per quelli marini.
Certo, i mozziconi in ogni caso non si possono buttare a terra, ma questo purtroppo avviene regolarmente, soprattutto in spiagge e in posti dove il controllo non è facile.
Quindi con questa ordinanza ci si aspetta meno fumo passivo e meno inquinamento da mozziconi, una posta in gioco che giustifica assolutamente il piccolo sacrificio richiesto ai turisti. Un coraggioso passo avanti che dovrebbe essere preso come esempio anche da altri sindaci.
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