Un animale visto da lontano e poi fotografato.
Non lascerebbe dubbi ma senza la conferma del DNA gli scienziati vanno con i piedi di piombo.
Eppure sembrerebbe proprio lui: un esemplare di lupo. Non si vedeva da decenni nel vicentino, ma a quanto pare, anche grazie al lavoro degli esperti del Life WolfAlps, finanziato direttamente dall’Unione Europea, la specie sta cominciando a diffondersi anche in quest’angolo del nord Italia.
Da sempre viveva a stretto contatto con l’uomo, poi l’attività di cacciatori e bracconieri ha drasticamente ridotto il suo numero, fino a ieri. La notizia è stata diramata dai giornali locali del vicentino, senza però riferire il luogo preciso dell’avvistamento. Anche se le voci parlano di una località nei pressi di Recoaro Terme, ai confini con la Lessinia, nel veronese; dove peraltro, qualche giorno fa, sono stati avvistati esemplari di cui già si conosce l’esistenza da un paio d’anni.
Indicare le coordinate del posto servirebbe solo a creare inutili timori fra la popolazione e ad attirare curiosi che potrebbero ostacolare la diffusione dell’animale.
Un fenomeno che si vorrebbe tenere a bada, poiché il lupo è un animale fondamentale per l’equilibrio biologico di un habitat; la sua presenza, infatti, serve a tenere sotto controllo la crescita degli erbivori che senza predatori naturali potrebbero svilupparsi a dismisura impattando negativamente sull’ambiente.
Il canide vicentino è stato individuato da membri del corpo forestale e della Provincia.
La foto mostra l’esemplare girarsi di scatto prima di dileguarsi nella nebbia. Potrebbe anche essere un ibrido, raccontando gli specialisti, ma ha tutta l’aria di essere un vero lupo. Lo scatto parla chiaro.
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