Oggi sappiamo che notizie false (le cosiddette fake news) possono inquinare elezioni presidenziali, influenzare le masse e generare condizionamenti nell’opinione pubblica. Come evidenziato da una recente ricerca pubblicata su Science, non fanno eccezione scoperte scientifiche e fenomeni naturali, che occupano rispettivamente il quinto ed il settimo posto tra gli argomenti maggiormente interessati da questo fenomeno.
Giusto per fare qualche esempio, in concomitanza con i grandi terremoti non si contano articoli e ‘cinguettii’ (i tweets) su notizie allarmanti e spudoratamente false, come quelle sulla maggiore probabilità di accadimento di un sisma durante le ore notturne, o peggio ancora sulla possibilità che i terremoti facciano impazzire i regolatori del battito cardiaco. Un male che affligge anche il mondo della vulcanologia, come confermano le innumerevoli visualizzazioni del recente video di un vulcano neozelandese e del suo fasullissimo pennacchio rosa (ovviamente frutto di un’elaborazione digitale) o peggio ancora la convinzione che il Marsili, uno dei grandi vulcani sommersi del Tirreno, sia sempre sul punto di esplodere e generare devastanti maremoti.
Il web a servizio della scienza
Con l’intento dunque di combattere false notizie e creare uno spazio web dedicato alla divulgazione scientifica in campo vulcanologico, l’Associazione Italiana di Vulcanologia ha realizzato, in collaborazione con un gruppo di studenti e ricercatori dell’Università degli Studi Roma Tre e dell’Experimental Volcanology and Petrology Laboratory (EVPLab) della stessa università, un canale YouTube dedicato ai seminari su web: AIVWEB webinar. Obiettivo principale del progetto è quello di sfruttare l’esperienza della folta comunità italiana di ricercatori e studiosi per realizzare dei video-seminari con destinatario sia il grande pubblico che gli esperti di settore. Inaugurato da pochi mesi, il canale offre seminari nella lingua originale degli oratori, con possibilità di sottotitoli (in inglese o in italiano) e con link a documenti e materiale di approfondimento. Il primo video pubblicato, per esempio, è dedicato al vulcanismo sottomarino del Tirreno ed in particolare proprio al Marsili; a svelare i segreti dei vulcani sommersi italiani è Guido Ventura, ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma. Un secondo seminario è stato pubblicato da pochi giorni ed è dedicato ai più esperti: ‘la risorgenza delle caldere’, un fenomeno caratteristico dei vulcani a chimismo acido, spiegato da Federico Galletto dottorando di ricerca all’Università degli Studi Roma Tre. Nei prossimi mesi altri ricercatori e studiosi contribuiranno con spiegazioni e seminari sull’attività dei vulcani terrestri ed extra-terrestri; il progetto inoltre verrà ufficialmente presentato alla prossima conferenza ‘Cities on Volcanoes 10’ che si terrà a Napoli il prossimo settembre.
Competenza come argine alle fake news
Comunicazione e divulgazione rivestono dunque un ruolo fondamentale per materie scientifiche come la vulcanologia: veicolare con chiarezza informazioni corrette e offrire la possibilità di un canale di approfondimento ed aggiornamento con interventi di qualità, può rappresentare un valido strumento alla lotta alle fake news. Inutile a dirsi, un servizio gratuito e di facile accesso come quello dell’ AIVWEB webinar, in un Paese ricco di vulcani attivi come l’Italia, può diventare un punto di riferimento non soltanto per il grande pubblico ma anche e soprattutto per la comunità scientifica internazionale.
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