Costruire nelle Dolomiti un edificio a 2660 metri di quota, pur di ridotte dimensione com’è un bivacco alpino, e per giunta in un sito inserito nella categoria Patrimonio dell’Umanità, ha delle implicazioni non indifferenti. Il progettista e il committente di questa nuova architettura sono chiamati ad una grande assunzione di responsabilità nei riguardi delle comunità che vedono in alcune aree delle Alpi l’ultimo baluardo di una natura ancora integra e selvaggia, in antitesi con la montagna addomesticata e banalizzata.
Aku (azienda specializzata nella realizzazione di calzature da escursionismo e alpinismo) ha deciso di sostenere l’iniziativa per la progettazione del nuovo bivacco alpino Fratelli Fanton, da una parte per aiutare la montagna a conservare le infrastrutture necessarie, dall’altra per condividere con Cai e Fondazione Architettura Belluno Dolomiti l’impegno nella ricerca di soluzioni progettuali per ridurre l’impatto sul paesaggio.
L’azienda è da tempo impegnata nella ricerca di modalità produttive atte a limitare l’impatto ambientale delle proprie attività industriali e a garantire così la salute degli utilizzatori e la salvaguardia dell’ambiente: una scelta che ha portato negli ultimi anni a eliminare dai suoi prodotti le sostanze chimiche potenzialmente dannose impiegando, su alcuni modelli, pellame senza cromo o re-impiegando addirittura, per alcune parti delle calzature, il materiale in eccesso derivante da altri processi di lavorazione, minimizzando così gli scarti e abbattendo lo smaltimento dei rifiuti.
[sc:AlessiaSironi ]
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