di Donatella Cabrini
Agrifoglio
(Ilex aquifolium)
Spontaneo in Italia, è una specie spesso protetta. Ha chioma eretta, stretta e conica, ramificazioni regolari, disordinate con l’età. È alto fino a 20 metri, con corteccia verde da giovane, poi grigia e liscia. Le foglie sono alterne, spinose, sempreverdi; lucide e cerose sopra, opache sotto. I fiori sono bianchi e profumati, maschili e femminili su piante diverse. Le femminili portano frutti rossi. I suoi rami intrecciati vengono utilizzati per realizzare ghirlande e decorazioni. I Romani li indossavano come talismani contro i malefici, mentre nel Medioevo i contadini li appendevano in casa e nelle stalle per propiziare la fecondità.
Abete bianco
(Abies alba)
Spontaneo sulle Alpi e sugli Appennini. Dalla forma slanciata e conica, è alto fino a 60 metri. La corteccia è grigia, con pustole resinose e tende a fessurarsi. Gli aghi sono appiattiti, bianco-argentei sotto, verde lucido sopra. I fiori maschili, giallognoli, crescono a gruppi sulla parte inferiore dei rametti; i femminili, verdi, sulla parte superiore e vicino alla sommità. Pigne erette e dalle brattee sporgenti.
Abete rosso o Peccio
(Picea abies)
Spontaneo in Italia, alto fino a 50 metri, ha forma conica e regolare: i rami alti ascendenti, quelli inferiori orizzontali o pendenti. La corteccia, liscia e marrone, si fessura con l’età. Aghi verde chiaro, corti e pungenti sono inseriti a spirale. Portati dalla stessa pianta i fiori maschili, gialli e all’estremità dei germogli, e quelli femminili, rosa ed eretti. Pigne lunghe, pendenti, con squame arrotondate. È il classico albero di Natale e già nell’antico Egitto era chiamato albero della Natività.
Corbezzolo
(Arbutus unedo)
Appartiene alla “macchia mediterranea”. Piccolo albero dai rami contorti e dal tronco corto, arriva solo fino a 9 metri di altezza. La corteccia bruno-rossastra si stacca in strisce. Ha foglie alterne, sempreverdi, dentate, più chiare sotto. I fiori, bianchi e campanulati, sbocciano in autunno, mentre maturano i frutti dell’anno precedente, che sono rotondi e dalla buccia rugosa, portati a grappoli.
Pungitopo
(Ruscus aculeatus)
Diffuso in tutta l’Italia. Pianta rigida ed eretta, è alta circa 25-80 cm, molto ramificata, con fusti finemente solcati. Non ha vere foglie, ma fusti modificati, detti “cladodi”, di forma ovale e appiattita, con sommità spinosa. Portano al centro uno o due fiori, minuscoli e verdastri, maschili e femminili su rami diversi. Quando fiorisce, porta i frutti dell’anno precedente, bacche rotonde e rosse.
Rosa di Natale
(Helleborus niger)
Erbacea perenne e sempreverde, alta 15-30 cm. Diffusa nei boschi d’Italia, sia nelle zone alpine che sugli Appennini. Deve il suo nome al colore nero della radice. Ha foglie basali, coriacee e verde scuro, i segmenti sono ovali e di solito seghettati solo in punta. Fiorisce nel periodo tra dicembre e aprile, con pochi fiori bianchi, molto grandi e leggermente ripiegati. Coltivata fin dal Medioevo. I fiori della rosa di Natale iniziano a sbocciare nel mese di dicembre. Candidi e dalle antere dorate, sono evocativi della rinascita del sole al solstizio.
Sorbo degli uccellatori
(Sorbus aucuparia)
Spontaneo in tutta l’Italia, nella zona montana e submontana. Arriva fino a 18 metri di altezza, ha chioma aperta, corteccia grigia e liscia, con lenticelle evidenti. Le foglie sono pennate, lunghe 22 cm, alterne, ognuna con molte paia di foglioline arrotondate, sessili e dentate. I fiori, bianco crema, formano corimbi. I piccoli pomi, rossi, a grappoli, maturano in autunno e attirano gli uccelli.
Stella di Natale
(Euphorbia pulcherrima)
Arriva dal Messico, dove allo stato selvatico può raggiungere 2-4 metri di altezza. In Italia è solo coltivata e di dimensioni ridotte. Tronco e rami contengono un lattice irritante per la pelle. Il fiore, con petali e sepali disposti a coppa, è di colore giallo ed è circondato da una corona di cinque brattee rosse (foglie modificate). Pianta brevidiurna, fiorisce in pieno inverno, quando le giornate sono più corte.
Vischio
(Viscum album)
Pianta cespugliosa, parassita sempreverde di molte latifoglie arboree (pioppi, olmi, querce, tigli). Ha foglie oblunghe, coriacee, larghe 2 cm e poste due a due lungo il ramo. Ha fiori gialli e frutti dalle bacche sferiche bianche o giallastre, traslucide e con l’interno gelatinoso e colloso. Trasportate dagli uccelli, si insediano nelle intercapedini dei rami dell’albero ospite e lì germogliano.
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