Sono 332 i nuovi esemplari di alberi monumentali censiti e riconosciti come tali dal Mippaft (Ministero delle politiche agricole, alimentari e del turismo) che si è avvalso dell’aiuto delle Regioni, delle Province autonome e dei Comuni, per aggiornare il primo Elenco Nazionale previsto dall’articolo 7 della legge n.10 del 14 gennaio 2013. Infatti con il Decreto dipartimentale prot. n. 5450 del 19/12/2017, pubblicato in G.U. del 12/02/2018 e con il successivo decreto dirigenziale prot. n. 661 del 09/08/2018, è stato approvato il nuovo Elenco degli alberi monumentali d’Italia, sulla base del primo aggiornamento dell’elenco nazionale (redatto appunto nel 2013), elaborato sulla base degli elenchi pervenuti dalle Regioni Lazio, Lombardia, Molise e Sardegna e contenenti appunto un totale di 332 nuove iscrizioni. Il decreto approva anche delle variazioni dovute a perdite di esemplari per morte naturale o abbattimento nonché delle rettifiche ad alcuni dati.
Cresce così a 2.734 il numero di questi “grandi vecchi”, dotati di un elevato valore biologico, ecologico, simbolico e storico-culturale e che, con questo riconoscimento ufficiale, potranno godere di un ulteriore livello di tutela (in quasi tutte le regioni esistono elenchi di alberi monumentali protetti dalle normative regionali o provinciali).
In realtà gli alberi di età plurisecolare e con le valenze ecologiche e storiche sopra ricordate sono probabilmente assai di più, ma in molti casi sono ancora poco conosciuti, se non a livello locale, oppure semplicemente in molte regioni non ci si è preoccupati di fornire ulteriori segnalazioni al Ministero per aggiornare l’elenco nazionale.
In fin dei conti un grande albero monumentale può diventare in diversi casi una presenza scomoda o ingombrante, soprattutto se posto in aree urbanizzate o nelle loro vicinanze. Meglio mantenerlo nell’oblio e distante dalle carte ufficiali che potrebbero ulteriormente tutelarlo: non si sa mai che un giorno possa diventare comodo eliminarlo e trasformarlo in legna da ardere o in un bel mobile da salotto. In fin dei conti è solo un vecchio e per di più neppure umano!
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