Stelle marine e conchiglie hanno lasciato il posto a plastica, mozziconi e pezzi di vetro; rifiuti spiaggiati, gettati consapevolmente o che provengono dagli scarichi non depurati e che finiscono per inquinare gli arenili della costa.
Quattro rifiuti ogni passo
Secondo il report Beach Litter 2018 pubblicato da Legambiente, per ogni passo che facciamo sulle spiagge troviamo 4 rifiuti.
L’indagine mostra tutta la criticità della situazione delle spiagge italiane: su 78 arenili monitorati – in totale oltre 400mila metri quadri, pari a quasi 60 campi di calcio – è stata trovata una media di 620 rifiuti ogni 100 metri lineari.
La top ten dei rifiuti più presenti
Quali sono i rifiuti più frequenti? Al primo posto troviamo frammenti di plastica, seguiti da tappi di plastica e cotton fioc. Appena sotto il gradino più basso del podio si posizionano polistirolo, bottigliette, mozziconi di sigarette e cannucce.
Infine, sulle spiagge finiscono anche materiali per costruzioni, reti e frammenti di bottiglie di vetro.
La fine dell’usa e getta
I rifiuti plastici usa e getta sono stati rinvenuti nel 95% delle spiagge monitorate. «Si tratta di oggetti creati per finire la loro vita immediatamente o poco dopo il loro utilizzo, come bottiglie, stoviglie e buste, e sui quali è necessario insistere a livello europeo, sia per la loro riduzione che per un più controllato e corretto smaltimento se si vuole affrontare con determinazione il problema dell’inquinamento marino», ha spiegato Legambiente.
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