Nel 1910, il tedesco Alfred Wegener scrisse, in una lettera indirizzata alla sua fidanzata Else: “Non ti sembra che la costa orientale del Sud America combaci perfettamente con quella occidentale dell’Africa, proprio come se in passato fossero state unite?”. In effetti, non era il primo ad essersi posto questa domanda; il primo era stato il cartografo olandese Abramo Ortelio nel XVI secolo, seguito da Francis Bacon nel suo celebre Novum Organum e, in tempi più recenti, il geologo tedesco Wettstein. Nessuno aveva però cercato di trovare una spiegazione al fenomeno.
Wegener, che di formazione non era un geologo ma un meteorologo, alternava attività di ricerca e insegnamento a spedizioni avventurose: prima dei 26 anni, grazie al suo temperamento coraggioso e al suo fisico atletico, aveva già partecipato alla prima delle sue quattro spedizioni nelle terre della Groenlandia. Era inoltre un professore sui generis, entusiasta ed esuberante: le sue lezioni vivaci e appassionanti erano amate dagli studenti. Il problema della formazione delle terre emerse però lo assillava. Così nel 1912 presentò la sua teoria della deriva dei continenti. Questa ipotizzava che i continenti fossero immense “zattere” di granito, in costante movimento da milioni di anni sul mare basaltico dei fondi oceanici. Queste isole di roccia, secondo Alfred Wegener, derivavano tutte da un’unica immensa massa continentale che chiamò Pangea, originariamente circondata da un grande oceano, denominato Panthalassa. La teoria venne rifiutata e a tratti derisa dalla comunità scientifica: “Puro, dannato marciume!” fu l’opinione del presidente della American Philosophy Society.
Nel secondo Dopoguerra, grazie agli studi di datazione delle dorsali oceaniche e alle conoscenze più approfondite sul campo magnetico terrestre, si scoprì che in realtà la teoria era corretta. Ma purtroppo il suo ideatore non poté godersi la rivincita: era morto nel 1929, dopo essere corso in soccorso di alcuni colleghi imprigionati dal ghiaccio in una base in Groenlandia. Aveva appena compiuto 50 anni.
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