All’inizio dell’inverno, due potenti uragani – Eta e Iota – hanno danneggiato o distrutto abitazioni, scuole, impianti idrici in Honduras, Guatemala e Nicaragua. I pozzi sono stati contaminati. Secondo il Direttore regionale dell’UNICEF per l’America Latina e i Caraibi, Jean Gough: «Mi addolora che molte case e scuole siano ancora sepolte sotto la sabbia o coperte dal fango nelle comunità colpite dagli uragani. Ho visto le lacrime negli occhi delle madri mentre il loro investimento nel benessere dei loro figli è andato perduto».
Due mesi dopo che i forti uragani hanno colpito l’America centrale, i bisogni umanitari delle famiglie con bambini sono ancora diffusi e dureranno a lungo. Senza accesso all’acqua pulita, il rischio di diarrea e di altre malattie trasmesse dall’acqua rimane alto. Se non si interviene con urgenza, è probabile che più bambini diventino malnutriti, abbandonino la scuola e cadano nella povertà.
Le aree colpite dagli uragani sono anche quelle colpite da alcuni dei più alti livelli di violenza e povertà nel mondo anche prima della pandemia. I due forti uragani e gli impatti socio-economici della pandemia hanno spinto più famiglie con bambini nella povertà.
Continua Jean Gough: «Sono preoccupato per il fatto che molti genitori hanno perso il lavoro a causa della pandemia e poi hanno perso i loro beni, case e raccolti a causa degli uragani. Questi bambini e le loro famiglie sono ora rimasti con poco cibo, poca acqua sicura e pochi soldi per sopravvivere. Molti di loro probabilmente emigreranno al nord in cerca di una vita migliore nelle prossime settimane e mesi. È urgente migliorare le loro condizioni di vita per farli rimanere nelle loro comunità».
Insieme ai governi e ad altri partner, i team dell’UNICEF sul campo stanno fornendo assistenza umanitaria in risposta ai bisogni più urgenti dei bambini e delle famiglie nei Paesi colpiti dall’uragano in tutta l’America centrale, compresi Honduras, Guatemala e Nicaragua.
A dicembre, l’UNICEF aveva lanciato un appello per per fornire assistenza umanitaria a 647.000 persone colpite dagli uragani. Più di due mesi dopo, l’UNICEF ha ricevuto solo meno del 30% dei fondi necessari per aiutare le famiglie in difficoltà.
A sostegno dei governi dell’America centrale, l’UNICEF chiede con urgenza alla comunità internazionale di rafforzare l’impegno finanziario per creare le condizioni minime affinché le famiglie colpite dagli uragani con bambini possano rimanere nelle loro comunità.
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