I rapporti tra varie specie di piante e pesci o altri organismi acquatici sono alla base di numerosi cicli biologici, sia in ecosistemi marini, sia di acqua dolce.
Un esempio importante, anche per le sue implicazioni ecologiche, è quello tra le foreste costiere di mangrovie e la vita di alcune specie di gamberetti, che vivono tra le radici di queste preziose piante. Infatti le mangrovie sono in assoluto le specie di alberi che riescono ad assorbire e metabolizzare meglio la maggiore quantità di anidride carbonica, oltre a proteggere le coste dall’erosione e dalla pericolosa azione degli tzunami.
Pertanto se gli allevatori indiani la smettessero di distruggere questi preziosi habitat facendoli saltare in aria con la dinamite durante la bassa marea per farne laghetti proprio per allevare i gamberetti in modo intensivo, sarebbe una cosa molto sensata ed utile.
Un sistema intelligente per allevare i pesci
In Cina invece da centinaia di anni i contadini locali hanno sviluppato un intelligente sistema per allevare i pesci usando… i gelsi e i bachi da seta!
Siamo nella vasta piana alluvionale tra il fiume Yangtze, il lago Taihu e il fiume Qiantang. Grazie all’abbondanza di acqua dolce che trasporta sostanze nutritive dalla foce del fiume, quest’area è così produttiva da aver accolto qui oltre cento milioni di persone.
Ma qui, invece di coltivare le più comuni risaie, i cinesi si sono inventati un altro sistema per produrre cibo e non solo. Ovvero allevare i pesci in modo intensivo, ma con una soluzione molto particolare.
In pratica lungo le rive delle vasche scavate nel terreno dove allevano varie specie ittiche commestibili (carpe, tinche, carassi, ecc.) i cinesi hanno piantato interminabili filari di gelsi, sui quali riproducono i preziosi bachi per la seta.
Le deiezioni dei bachi cadono nell’acqua favorendo lo sviluppo di alghe e piante acquatiche che a loro volta costituiscono la base per l’alimentazione delle specie ittiche, che sono tutte erbivore. Inoltre il fango ricco di nutrienti ai piedi degli alberi favorisce la crescita dei gelsi, chiudendo così il cerchio in un ciclo produttivo assolutamente ecosostenibile.
Come la politica ha rovinato un equilibrio collaudato
Purtroppo oggi per aumentare le rese produttive ed allevare più pesce, è necessario un areatore che pompi aria nell’acqua, altrimenti i pesci non avrebbero abbastanza ossigeno per respirare. Ecco dunque che sempre più spesso al posto dei gelsi vengono installati pannelli solari per alimentare le pompe, mentre lungo le rive si coltivano altre specie ad elevata resa e a cicli produttivi più corti come ad esempio la canna da zucchero.
I pescatori e gli agricoltori locali sono stati in realtà costretti ad adottare le ultime tecnologie solari e le tecniche sostenibili fornite dai professionisti del governo locale cinese.
Infatti, affinché un funzionario pubblico possa ottenere la promozione a un incarico più alto, lui o lei devono dar prova delle proprie “performance governative”. Le pescherie con i pannelli solari sono uno dei migliori indicatori di “promozione” in quanto inquadrano bene l’iniziativa di sviluppo sostenibile.
Insomma anche qui la politica ci mette lo zampino e va a rovinare un equilibrio collaudato da tradizioni secolari.
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