Nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio Unesco, l’Alta Badia si allunga da nord a sud incuneandosi tra due parchi naturali di prim’ordine: il Puez-Odle a ovest, e il Fanes-Sennes-Braies a est. Arrivando da Brunico si presenta con un perfetto colpo di scena poiché, dopo una stretta e oscura gola, ecco aprirsi di colpo la vallata ampia e luminosa, dove sbizzarrirsi in ogni tipo di sport invernale. Ovvio, lo sci da discesa la fa da padrone ma non esiste solamente questo: sci di fondo, pattinaggio, slittino, snowboard, slitte trainate da cavalli… e ovviamente camminate.
Settanta chilometri di sentieri, e il bello è che sono ben segnalati e facili da seguire anche perché quasi tutti vengono battuti dai gatti delle nevi rendendoli facilmente accessibili anche a chi non ha attrezzatura specifica come le racchette da neve. Sono infatti sufficienti scarponcini caldi ed occhiali da sole, ed ecco aprirsi agli occhi un mondo incantato bianco e silenzioso, evocatore di panorami grandiosi dove le cime la fanno da padrone, oppure sentieri nel bosco in cui avventurarsi nella speranza di avvistare qualche animale. E se non lo vediamo, pazienza, l’emozione di una passeggiata rigenerante nel freddo dell’inverno rimarrà comunque, con tutti i suoi effetti benefici.
Percorso evocativo e spirituale, segue i pannelli del “Memento vivere” con frasi e pensieri che accompagnato la passeggiata portando alla splendida chiesetta di Santa Barbara, panoramica e suggestiva.
Si parte dalla borgata di La Val (1.350 m/slm), accanto alla chiesa parrocchiale, seguendo strada Santa Berbura. Inizialmente su asfalto, si tocca la neve una volta lasciato l’abitato su sentiero piacevolmente graduale. Da qui si supereranno cinque pannelli e installazioni riportanti frasi e pensieri che vogliono scandire il corso della vita, dalla nascita all’età anziana; un modo per rallentare il passo e unire il movimento fisico al “movimento” della mente. Alcune panchine e tavolini che sporgono dalla neve sono un ulteriore incentivo a procedere con calma e in maniera rilassante, ammirando anche il panorama che si apre verso le cime settentrionali del Parco Naturale Puez Odle.
Entrati un’area boschiva il sentiero sale in modo più ripido ma quando si esce dal riparo degli alberi il tracciato si pianifica di nuovo e si percorre una tagliata attraverso i prati, puntando verso la bellissima chiesa di Santa Barbara (1.510 m/slm) che si staglia contro le rocce delle cime del Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies, e con una stupenda terrazza panoramica rivolta soprattutto verso il Parco Puez Odle.
L’edificio risale al 1490 ed è dedicato al Santa Barbara, patrona dei minatori, e a San Floriano, protettore contro gli incendi. Una volta visitato l’interno coloratissimo della chiesa, si prosegue per la stradina alle sue spalle arrivando in breve ai ruderi della chiesa di San Genesio. Una vera sorpresa perché dal sentiero di arrivo appare come una bella chiesa ma, appena la si raggiunge, ecco scoprire che in piedi vi sono solo il campanile ed un solitario muro… Una perfetta e suggestiva quinta scenografica!
Chiamata in ladino “dlijia vedla Sàn Senese”, risale al 1382 ed era la vecchia chiesa di La Val fino all’edificazione, nel 1856, della nuova chiesa in centro al paese. Lasciata al degrado e utilizzata come deposito, la chiesa di San Genesio venne demolita nel 1935 lasciando in piedi il solo campanile ed una parete con alcune pitture.
Il ritorno è per la medesima via dell’andata.
Note
Dati sola andata
Lunghezza: 15 km
Dislivello: 160 m
Tempo al netto delle soste: 45 min
Attenzione: il percorso è facile e intuitivo ma prima di ogni escursione è sempre buona norma informarsi sulla condizione della neve e sul rischio valanghe al sito www.valanghe.report
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