Un passo avanti verso l’abolizione dello sfruttamento degli animali nei circhi è stato compiuto.
A inizio settimana, infatti, la Commissione Cultura del Senato ha dichiarato decaduto l’emendamento Ranucci-Fasiolo (Pd) che - di fatto – avrebbe solo ridotto la presenza degli animali negli spettacoli itineranti senza però vietarli, annullando il cambiamento previsto nel Disegno di Legge 2287-bis del Ministro Franceschini.
Soddisfazione è stata espressa da Loredana De Petris del Gruppo misto, che ha voluto ringraziare tutti i senatori che si sono impegnati per la difesa degli animali
L’Italia si adegui agli altri Paesi
Grande gioia per l’importante passo avanti è stata espressa della Lav, che nelle scorse settimane è stata impegnata in una campagna di sensibilizzazione al fine di vietare gli animali negli spettacoli circensi.
«Si tratta di una prima importante vittoria per l’eliminazione dell’uso degli animali nel circo cosi come hanno già fatto altri 50 Paesi nel mondo – ha detto l’associazione animalista in una nota -. In questi giorni terremo alta la guardia affinché il voto dell’Aula, previsto per fine mese, confermi quanto chiede la stragrande maggioranza degli italiani, vale a dire la tutela degli animali».
Spettacolo anacronistico che va bandito
Anche il Movimento 5 Stelle si è detto favorevole al parere espresso dal Senato. «Dopo anni di discussioni inutili e di sconti sulla pelle degli animali è ora che questo Governo decida da che parte stare, rifiutando la violenza sugli animali e il loro uso negli spettacoli circensi – ha aggiunto il portavoce parlamentare del M5S alla Camera Paolo Bernini -. Il circo con gli animali è uno spettacolo anacronistico e la detenzione di animali in serragli inadeguati non può avere più alcuna motivazione accettabile. In una società civile non è più possibile continuare a lucrare sulla pelle degli animali».
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