Comincerà nei prossimi giorni l’attività di monitoraggio nella zona del santuario dei cetacei, al largo delle coste sarde. Da maggio fino a settembre, studenti e ricercatori si imbarcano ogni settimana sui traghetti lungo le tratte Nizza-Calvi, Nizza-Ile Rousse, Savona-Bastia, Savona-Calvi, Livorno-Bastia e Livorno-Golfo Aranci. Lungo queste tratte è possibile, infatti, incrociare tutte le otto specie di cetacei che vivono nel Mediterraneo.
Lo scorso anno, nelle acque del Santuario Pelagos, è stato registrato un calo degli avvistamenti rispetto all’anno precedente. “Questo è stato dovuto essenzialmente alle condizioni meteo avverse – hanno spiegato dal CIMA, il centro internazionale per il monitoraggio ambientale – ma sono state rilevate anche specie rare da avvistare nel Mediterraneo. E’ stato il caso delle mante, che generalmente vengono associate solo ai mari tropicali.
Nella parte centrale del Santuario la scorsa stagione sono stati fatti 315 avvistamenti. Questo numero è circa la metà rispetto a quelli degli anni precedenti – hanno aggiunto – La primavera del mare, vale a dire la fioritura algale che è alla base dell’intero ecosistema marino, è iniziata in ritardo ed è durata meno rispetto ad altri anni. Inoltre, l’estate è stata caratterizzata da condizioni meteomarine quasi mai favorevoli. In particolare, sono stati abbastanza rari gli avvistamenti di balenottera comune, specie che è direttamente influenzata dalle variazioni della fioritura planctonica”. Restano sempre numerosi gli avvistamenti di stenelle, zifi e capodogli.
Nella parte orientale del Santuario, lungo la tratta Livorno-Bastia sono stati registrati 30 avvistamenti, numero in linea con quello degli anni passati. Le specie più incontrate sono stenella e tursiope, mentre son diminuiti gli incontri con le balenottere. Non sono mancati gli avvistamenti di delfino comune.
Infine, lungo la tratta Livorno-Golfo Aranci si sono registrati 51 avvistamenti. Le specie individuate sono state principalmente stenelle e tursiopi. Da registrare anche 5 avvistamenti di balenottera e un solo avvistamento di capodoglio.
Info
Il progetto, cominciato nel 2007, è coordinato da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) con la partecipazione di Fondazione CIMA (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Accademia del Leviatano, Università di Pisa ed EcoOcean Institut e Corsica Sardinia Ferries.
di Marta Frigerio
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