Temperature sotto i -30 °C, buio, solo ghiaccio tutt’intorno: ma per il pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri) l’attuale situazione climatica dell’Antartide costituisce una condizione di vita ideale rispetto ai suoi antenati, vissuti – anzi, sopravvissuti – alla glaciazione di 30mila anni fa.
Secondo uno studio di Jane Younger, un ricercatore dell’University di Tasmania, il DNA di questi pinguini “racconta” che solo tre piccoli gruppi di esemplari riuscirono a superare quel periodo particolarmente freddo, rischiando l’estinzione. Gli antenati dell’attuale pinguino imperatore erano rimasti veramente in pochi e di taglia circa sette volte più piccoli.
Successivamente, negli ultimi 12mila anni con il riscaldamento del periodo dell’Olocene, i ghiacci attorno all’Antartide si sono ritirati, lasciando aree per la riproduzione riparate dai gelidi venti, da iceberg e rilievi.
di Luca Serafini
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