Si chiama rana del legno (Lithobates sylvaticus) e vive senza problemi a temperature bassissime. O meglio: sopravvive. Stando, infatti, alle ricerche compiute da Don Larson dell’University of Alaska questo tipo di animale trascorre gran parte della sua vita “congelato” per superare al meglio l’inverno. Vive, di fatto, in un territorio, l’Alaska, dove durante la brutta stagione le temperature calano in picchiata, rendendo praticamente impossibile la vita normale a gran parte delle creature che abitano le alte latitudini.
«Quel che è certo è che quando la rana si risveglia, con la primavera, sta molto meglio di una bistecca», ironizza Larson. Il suo segreto? La crioconservazione. Si basa su sostanze naturali che entrano nel circolo sanguigno alterando le concentrazioni di liquidi nelle cellule. Le rane artiche, in particolare, utilizzano il glucosio. In questo modo l’anfibio è in grado di resistere a temperature inferiori allo zero per oltre sette mesi.
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