Dopo cinque anni di trattative è arrivato il via libera: più di 1.5 milioni di chilometri quadrati del Mare di Ross, lungo le coste dell’Antartide, diventeranno area protetta.
La Commissione per la protezione delle risorse marine viventi in Antartide (CCAMLR), infatti, ha dato il via libera alla realizzazione di una vasta area marina protetta, la più grande fin’ora mai realizzata.
Si tratta di un passo avanti importante per la tutela di questo ecosistema unico, che è anche l’habitat naturale di molte specie di balene e pinguini. Inoltre, la comunità scientifica calcola che i tre quarti dei nutrienti che sostengono la vita negli oceani arrivino proprio dall’Oceano Antartico.
Stop alla pesca
In questa zona – che ha le stesse dimensioni di Francia e Spagna messe assieme – sarà vietata ogni forma di pesca.
La decisione è stata presa per evitare che i grandi cetacei entrino in competizione con i pescherecci per l’approvvigionamento di pesce, merluzzo in particolare.
La pesca delle flotte russe, che qui hanno un’attività cospicua, non calerà, ma sarà spostata in una zona meno vulnerabile.
Inoltre, l’accordo prevede la creazione di una krill research zone, che permetterà ai biologi marini di studiare questi piccoli crostacei che compongono lo zooplancton, cibo primario di balene e altri cetacei.
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