Nelle scorse settimane vi avevamo raccontato la storia di Lillo, giovane aquila del Bonelli tornata a volare libera dopo 18 mesi di degenza resi necessari per curare le ferite inferte dai bracconieri.
Ora, a distanza di quasi due mesi dalla sua liberazione, i dati forniti dal GPS di cui il volatile era stato dotato tracciano la rotta della sua nuova libertà.
Sempre in volo
Secondo la documentazione raccolta, la giovane aquila Lillo in un mese ha eseguito delle lunghe veleggiate.
«Lillo in un mese ha coperto in volo una distanza superiore a 700 chilometri spingendosi oltre i 2mila metri di altitudine, frequentando i territori delle province di Caltanissetta, Catania, Enna, Palermo e Agrigento – ha detto Massimiliano Di Vittorio, esperto che da anni monitora e studia la popolazione di aquila del Bonelli in Sicilia -. È una giovane aquila molto attiva, come dimostrato dalla sua capacità di spostamento e dalla perlustrazione di un vasto territorio. I dati provenienti dalla telemetria satellitare confermano che l’animale è in ottima forma e che il lavoro svolto dai veterinari dei Centri di Recupero Fauna Selvatica siciliani ha prodotto un risultato eccellente».
I dati ricevuti, oltre a fornire informazioni significative sulle abitudini e preferenze di questa specie in Sicilia consentiranno, in caso di problemi, di recuperare tempestivamente l’animale.
Presente solo in Sicilia
Nel nostro Paese la totalità delle coppie riproduttive di aquila del Bonelli – che ammontano ad una quarantina – si trovano in Sicilia.
Una rarità zoologica che ha rischiato di scomparire e che ancora oggi non può dirsi del tutto salva da minacce.
«Lo sforzo necessario per conservare questo patrimonio è notevole, ma non impossibile – hanno aggiunto Antonio Pollutri e Gianluca Catullo del WWF Italia, rispettivamente responsabile e project manager del progetto LIFE ConRaSi –. I progetti di tutela della specie, assieme al fondamentale sostegno dell’Unione Europea, rappresentano alcuni degli strumenti con cui migliorare la situazione delle popolazioni di animali simbolo della Sicilia, quali il capovaccaio, falco lanario e, appunto, l’ aquila del Bonelli».
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