Etto più, etto meno, sono 500 i chili di rifiuti che mediamente ogni italiano produce in un anno. Sono 10 chili in più dell’anno precedente che equivalgono a un aumento del 2,2%. Più virtuosi solo i cittadini di Marche, Molise e Sicilia che hanno prodotto meno immondizia. La vera notizia positiva, però, è che anche il riciclo sta aumentando e che ciò sta accadendo in tutte le regioni. In diminuzione del 6,4% rispetto a un anno fa anche le tonnellate di rifiuti che finiscono in discarica. Sono queste alcune delle conclusioni dell’ultimo Rapporto Rifiuti Urbani dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che è stato presentato ieri alla Camera.
Riciclo, il trend è positivo in tutta Italia
Sulla raccolta differenziata il dato complessivo indica che il 58,1% dei rifiuti viene riciclato, con un aumento del 2,6% rispetto ai numeri dell’edizione passata. Raggiunto dunque l’obiettivo del 50% previsto dalle normative europee in vigore, da conseguire entro il 2020. Ma la direttiva è stata recentemente riveduta (direttiva 2018/851/UE), introducendo nuovi e più ambiziosi obiettivi che richiederanno il raggiungimento del 65% entro il 2035.
La crescita della raccolta differenziata riscontrata dall’Ispra si ritrova anche nelle singole regioni e a livello di macroaree: dal 2014 al 2018 il trend è positivo sia per il Nord (dal 56,7 al 67,7%) che per il Centro (dal 40,8 al 54,1%) e il Sud (dal 31,3 al 46,1%). Relativamente alle singole tipologie di materiali, in termini percentuali il miglior risultato è quello della plastica (+ 7,4%), seguita dall’organico (+6,9%), dal vetro (+5,9%) e dalla carta e dal cartone (+4,3%).
Al Centro-Sud servono impianti efficienti
Il rapporto dell’Ispra conferma che gli impianti sono carenti e rappresentano delle criticità nel sistema di trattamento e nello smaltimento dei rifiuti. Sono 646 quelli esistenti: 353 al Nord, 119 al Centro e 174 al Sud. Ma evidentemente non bastano. Cresce, infatti, sia l’esportazione di rifiuti urbani all’estero, in particolare verso i Paesi dell’Est, sia il flusso all’interno della Penisola stessa, che è molto orientato da Sud a Nord. La sola Lombardia riceve 334 mila tonnellate di rifiuti provenienti prevalentemente da Lazio, Piemonte e Campania, regioni che non riescono a chiudere il ciclo all’interno del territorio regionale. Gli impianti sono inadeguati anche in Sicilia dove il 69% del totale dei rifiuti prodotti finisce in discarica, a fronte del 4% della Lombardia, del 7% del Friuli Venezia Giulia, del 9% del Trentino Alto Adige e del 14% del Veneto. Nelle stesse regioni la raccolta differenziata è pari rispettivamente al 70,7%, 66,6%, 72,5% e 73,8%.
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