La protesta contro il bracconaggio è arrivata anche a Times Square.
La polizia degli Stati uniti ha scelto il cuore di Manhattan per ridurre in frantumi l’avorio che era stato sequestrato nelle settimane precedenti.
Un gesto forte, compiuto sotto gli occhi di turisti e cittadini, per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di un fenomeno che – ogni anno – costa la vita a 35mila elefanti.
L’avorio sequestrato – oltre una tonnellata – è stato confiscato tra New York e la città di Philadelphia. Prima di venire introdotti nella macchina trituratrice che li ha ridotti in polvere, i monili e le statue sono stati mostrati alla popolazione.
“Questo gesto serve a dare un segnale forte al resto del mondo – ha spiegato Sally Jewell, segretario degli Interni – Gli stati Uniti non sono più disposti a tollerare crimini nei confronti della fauna selvatica”.
Alla protesta hanno partecipato anche nomi dello spettacolo in prima fila per i diritti degli animali. Tra loro, anche l’attivista e attrice Kristin Davis, che ha così commentato: “Ogni 15 minuti un animale perde la vita per alimentare questo crudele commercio. Se non si dice basta all’avorio una volta per tutte, rischiamo l’estinzione degli elefanti già nel prossimo decennio”.
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