Tra due decenni i mari potrebbero perdere uno dei loro abitanti più imponenti, la balena franca nordatlantica (Eubalaena glacialis).
Il monito arriva dai ricercatori del Woods Hole Oceanographic Institute del Massachusetts che hanno spiegato come durante l’ultima stagione riproduttiva nessun nuovo nato sia stato avvistato.
Nessun cucciolo all’orizzonte
I biologi marini nel corso delle osservazioni al largo della costa atlantica del Canada non hanno avvistato alcun cucciolo. In compenso le morti accertate sono state parecchie: si stima che solo nel 2017 siano stati uccisi una ventina di esemplari, tra cui anche una giovane femmina in età riproduttiva.
Solo 300 individui rimasti
Le stime parlano di appena 300 individui di balena franca nordatlantica rimasti. Di questi, solo un centinaio sono individui di sesso femminile ancora in grado di riprodursi. «Con questi ritmi la specie sarà estinta in due decenni», ha detto al Guardian Mark Baumgarten, biologo marino del Woods Hole Oceanographic Institute.
Le cause del declino della balena franca
Il rapido declino della balena franca nordatlantica – una delle specie più cacciate di sempre – è da imputare in buona parte alla pesca intensiva che da un lato causa collisioni fatali ai cetacei e dall’altra sottrae loro cibo. «Di recente abbiamo constatato che tante balene restano impigliate nelle reti lasciate in mare per pescare le aragoste – ha spiegato Baumgarten -. Inoltre, nella collisione con le navi le madri e piccoli vengono separati, aggravando il tasso di mortalità».
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